LETTERA A
MARTIN
Mio caro Martin
Questa mia lettera non ti sarà mai consegnata. La scrivo per me,
un po’ anche per la mia storia. Che poi è la tua storia. Quando tu sei andato
via, niente di quello che credevi accadesse si è avverato. Con quale cuore
potrei fartelo sapere? Ti ricordi del tuo atto generoso di rinuncia in favore
dei ragazzi che amavi tanto? ...Lo hai fatto inutilmente. La fonte era
l’ultima porta, la principale... l’avresti mai creduto? Quella porta faceva da
ponte con tutti i mondi possibili. Ingoiando te, ha poi fatto sparire la grande
quercia,il bosco azzurro,i Perfetti, le porte tutte ,e,infine, anche i nostri
ragazzi. Le ombre sono tornate con le ombre,nel loro mondo senza tempo. Per
sempre ricongiunte con te. La mia vita invece è andata cambiando: in bene e in
male. Ah! Non lavoro più in quell’ufficio /magazzino... Vedi? La stabilità è una
caratteristica solo delle ombre che non sono e, proprio per questo, non si
modificano. Bisognerebbe tenerne conto quando si costruiscono i fantasmi.
Bisogna seguire un’etica. Perché se io sono reale e le mie ferite sanguinano e
la mia voce si sente e il mio respiro è caldo e se dò baci sento il contatto e
se guardo i miei occhi si riempiono del mondo, io sono reale solo ora, in
questo momento, ed è un momento che non ha spessore, talmente sottile che non
si può misurare e la mia realtà è in così gran movimento che fugge l’esistenza.
Ma i fantasmi che posso immaginare non sono e quindi non possono andare via,
resistono ad ogni tempo, resistono al tempo stesso. Come i personaggi della mia
storia che non esiste. Che però non esiste solo fino ad un certo punto. Perché
accade come quando si sogna e le cose sognate sono ombre, ma le ombre siamo noi
riflessi in mille specchi, e noi siamo i fantasmi che hanno preso vita, noi
siamo i mostri e le belle visioni, nostra è la paura, nostra la gioia.
Penso che tornerò presto da te, nel tuo mondo. Adesso solo questo
mi dà pace e senso. Quello che mi sconcerta è che anche le mie emozioni
scaturiscono dalle ombre e non capisco come riescano a partorire sensazioni
così reali.
Dov’è l’errore? Perché le ombre non solo interagiscono con la vita
reale, ma a volte si combinano tra loro ingigantendosi e tornano di nuovo a noi
come una tormenta? Sapresti dirmelo? No, non ti cercherò per avere una
risposta.
Verrò da te perché amo la
fantasia. Ti chiederò ancora di custodire i miei personaggi. Tienili con te.
... e infatti , poi sono tornata da Martin, il mio amico, custode delle mie ombre...
E' ora che inizi a pubblicare " Le tessitrici"... lo farò piano piano...passo passo
E' ora che inizi a pubblicare " Le tessitrici"... lo farò piano piano...passo passo
...i fantasmi resistono al tempo...e ci tengono compagnia se riusciamo ad accoglierli, ricordandoci chi siamo...
RispondiEliminaCiao Mil :)