Capitolo IX
VERUSKA
(CINQUE FRATELLI E UNA
FEMMINUCCIA,
CINQUE FRATELLI MANDATI
A CUCCIA)
Veruska era la più rigida delle tessitrici,
almeno all’apparenza.
Rosa pensava, ridendo dentro- Tutta colpa della kappa incorporata nel suo nome! Veruska. Orribile! Ma non la potevano chiamare Vera, Veronica, Versilia? Da dove avevano preso quel nome?
Rosa pensava, ridendo dentro- Tutta colpa della kappa incorporata nel suo nome! Veruska. Orribile! Ma non la potevano chiamare Vera, Veronica, Versilia? Da dove avevano preso quel nome?
Ma Veruska pareva fregarsene del suo nome, aveva dovuto combattere ben
altre battaglie e proprio non aveva voglia di ingaggiarne una così stupida, solo
per far piacere a Rosa. Con cinque fratelli, tutti più grandi di lei, i suoi
problemi erano stati altri.
Voi penserete -Quante coccole avrà ricevuto! La piccola di casa! La femminuccia da proteggere!
Tutto il contrario: il padre
e i fratelli lavoravano nella fucina di proprietà e avevano preteso che s’ingegnasse
anche lei a fare il fabbro.
La madre, indaffarata com’era a sfaccendare
per tutti, non aveva tempo per convincere i suoi maschi testardi che forse
quel mestiere non era il più adatto per la sua unica figlia femmina.
A dire il vero era anche un pochino divertita
dalla situazione.
Veruska, dunque, divenne fabbro. E lo seppe
ben fare.
Però, per vendicarsi della prepotenza subita,
decise di sfregiare tutti gli oggetti che aveva realizzato: cancelli,
testate di letti,cornici di specchi, pergole, balconate,gazepi, panchine, tavolini,
frangi fuoco per caminetti,reticolati per pozzi,separè, sedie,
fontane,bacinelle, ringhiere.
Cominciò
a fare con il filo di ferro ricci e merletti , poi fece fiori di pesco, foglie
d’acanto,onde morbide che parevano fatte con il burro, cerchi e lune, stelle
grandi e stelline, sole e spighe di grano, grappoli d’uva e ciliegine, mele,
pere,rondinelle e farfalline, delfini, tigri, lucertole e tartarughe, chicchi
di riso, ventagli, madonne, angioletti, cuoricini,bocche carnose , tuberose. E appiccicò a ogni
oggetto costruito la sua bizarra porzione di femminilità.
immagine da web
La vendetta di Veruska fece la fortuna della sua famiglia. I suoi lavori, arricchiti di fronzoli inattesi, piacquero talmente che gli affari andarono a gonfie vele.
Dopo qualche
tempo il padre chiamò i figli maschi e disse loro- Bisogna riconoscere che
vostra sorella ci ha fatto diventare ricchi, ora dobbiamo compensarla. Ho
pensato di intestarle la nostra attività.
Apriti cielo! Cinque maschi scavalcati da una
femminuccia!
Veruska era rimasta ad ascoltare dietro la
porta, rodendosi per non essere stata invitata alla riunione insieme ai fratelli.
Per dire la sua.
E, poiché aveva il suo caratterino e sapeva di valere, ascoltò e ascoltò, finchè decise di ribellarsi.
Entrò spalancando la porta, disse con chiarezza quello che pensava di loro, e poi, giustamente, pretese un bel gruzzoletto per compenso dei suoi lavori, dicendo che aveva bisogno di soldi perchè sarebbe partita in viaggio con le tessitrici.
E, poiché aveva il suo caratterino e sapeva di valere, ascoltò e ascoltò, finchè decise di ribellarsi.
Entrò spalancando la porta, disse con chiarezza quello che pensava di loro, e poi, giustamente, pretese un bel gruzzoletto per compenso dei suoi lavori, dicendo che aveva bisogno di soldi perchè sarebbe partita in viaggio con le tessitrici.
Al
padre disse- Non ti preoccupare, forse
torno. Però adesso voglio godermela un po’.
Si mise per la prima volta una bella gonna e
partì.
Nessuno della famiglia si permise di obiettare qualcosa.
Nessuno della famiglia si permise di obiettare qualcosa.
immagine di Azione Creativa
Wow !...che carattere deciso !
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