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lunedì 23 aprile 2012

LE TESSITRICI ( Capitolo VII )


Capitolo VII


ROSA



immagine di Azione Creativa

 (LE VOILA’ – E  CON SE’ MI PORTERA’
-LE VOICI- VOGLIO ANDARMENE DA QUI!)


Anna "la guida" aveva incontrato Rosa davanti a un circo, alla bancarella dello zucchero filato, dove più che lavorare, la giovane giocava con le sue montagne colorate e appiccicose di filo dolcissimo come l’infanzia. Raramente gli adulti si lasciano andare alla sua delizia. Lo zucchero filato è cosa da bambini.                                       
Rosa era una trovatella speciale, perché non era stata adottata da una famiglia, ma da tutta una comunità: in quel circo tutti l’adoravano e  provvedevano a lei come fosse loro figlia .
Ma questo alla giovanetta non bastava, Rosa voleva un suo futuro.
Aveva cercato di far parte della troupe circense, le piaceva quel mondo così ricco di colori e di fantasia. Ma non aveva talento. Non dico per fare l’acrobata, ma non sapeva neanche ruotare in aria i birilli, muovere con il bacino i cerchi, farsi ubbidire dalle scimmie, fare giochi di prestigio, camminare sui trampoli o sulla corda, contorcersi ed entrare in una valigia.
Era un vero disastro!
Però era proprio simpatica, tanto che le diedero lo stesso un lavoro, mettendola  a fare nuvole di zucchero filato in quella bancarella, davanti al tendone e, tra una nuvola e l’altra, a vendere i biglietti per  lo spettacolo. A dire il vero, molti ne regalava.





foto di Azione Creativa


Ne regalò uno anche ad Anna, che si era avvicinata senza spiccioli, tanto voleva solo osservare questo mondo all’apparenza tanto giocoso, per poi scrivere un giallo ambientato proprio in un circo.  Infatti, Anna, da quando aveva litigato definitivamente con il preside della sua scuola … (sempre ci bisticciava, ma quella volta fu una cosa seria) … e se n’era andata sbattendogli in faccia la porta 
- Preside!
Aveva urlato scoraggiata per l’ennesima sanzione disciplinare a quella piccola peste di Ernestino
 -  Lei non sa proprio come si educa. La maieutica! Conosce la maieutica? Lei sa solo reprimere e dare ordini!
... da allora, dicevo, viveva vendendo i suoi racconti horror, non perché amasse particolarmente scriverli, ma perché erano i più richiesti e riusciva a venderli con facilità.
-Non entri? – le chiese Rosa.
-Non ho moneta – rispose Anna.
-Le voilà!  Esclamò la piccola che, di tanto in tanto, se ne usciva inaspettatamente con qualche parolina in francese.                                                                                                                       
E le regalò un biglietto con una tale eleganza che bisognò accettarlo per forza.
Anna s’intenerì alla gentilezza di questa quasi bimba, s’informò sui suoi “perché” e i suoi “per come” e pensò che qualcuno dovesse pur aiutarla a cercarsi un futuro sicuro. Non immaginava che la ragazzina aveva già in testa una sua idea sulla questione.
 Tornò altre volte e mai Rosa la fece pagare. Anna si meravigliava stupita e insisteva inutilmente.       






immagine reperita da web


                                                                                                                                                              Rosa aveva deciso di fare come la volpe del “Piccolo principe”: voleva essere addomesticata da questa insegnante ribelle, che le ispirava fiducia. Voleva un legame tra loro. E così fu. Rosa divenne per Anna "unica" e, a suon di cortesie, fu considerata insostituibile.
Non so dirvi quanto tempo le ci volle. Ma il risultato fu che quando le tessitrici partirono, parve naturale che partisse anche lei.                                              
Con il suo più bel sorriso e senza salutare nessuno.





1 commento:

  1. ...che cosa vuol dire "addomesticare"?
    Vuol dire "creare dei legami"...

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