Capitolo VII
ROSA
immagine di Azione Creativa
(LE VOILA’ – E CON SE’ MI PORTERA’
-LE VOICI- VOGLIO ANDARMENE DA QUI!)
Anna "la guida" aveva incontrato Rosa davanti
a un circo, alla bancarella dello zucchero filato, dove più che lavorare, la giovane
giocava con le sue montagne colorate e appiccicose di filo dolcissimo come
l’infanzia. Raramente gli adulti si lasciano andare alla sua delizia. Lo
zucchero filato è cosa da bambini.
Rosa era
una trovatella speciale, perché non era stata adottata da una famiglia, ma
da tutta una comunità: in quel circo tutti l’adoravano e provvedevano a lei come fosse loro figlia .
Ma questo alla giovanetta non bastava, Rosa voleva un suo
futuro.
Aveva cercato di far parte della troupe circense, le piaceva quel mondo così ricco di colori e di fantasia. Ma non aveva talento. Non dico per fare l’acrobata, ma non sapeva neanche ruotare in aria i birilli, muovere con il bacino i cerchi, farsi ubbidire dalle scimmie, fare giochi di prestigio, camminare sui trampoli o sulla corda, contorcersi ed entrare in una valigia.
Era un vero disastro!
Aveva cercato di far parte della troupe circense, le piaceva quel mondo così ricco di colori e di fantasia. Ma non aveva talento. Non dico per fare l’acrobata, ma non sapeva neanche ruotare in aria i birilli, muovere con il bacino i cerchi, farsi ubbidire dalle scimmie, fare giochi di prestigio, camminare sui trampoli o sulla corda, contorcersi ed entrare in una valigia.
Era un vero disastro!
Però era proprio simpatica, tanto che le diedero lo stesso un lavoro, mettendola a fare nuvole di
zucchero filato in quella bancarella, davanti al tendone e, tra una nuvola e
l’altra, a vendere i biglietti per lo
spettacolo. A dire il vero, molti ne regalava.
foto di Azione Creativa
Ne regalò uno anche ad Anna, che si era
avvicinata senza spiccioli, tanto voleva solo osservare questo mondo
all’apparenza tanto giocoso, per poi scrivere un giallo ambientato proprio in
un circo. Infatti, Anna, da quando aveva
litigato definitivamente con il preside della sua scuola … (sempre ci bisticciava,
ma quella volta fu una cosa seria) … e se n’era andata sbattendogli in faccia
la porta
- Preside!
Aveva urlato scoraggiata per l’ennesima sanzione disciplinare a quella piccola peste di Ernestino
- Lei non sa proprio come si educa. La maieutica! Conosce la maieutica? Lei sa solo reprimere e dare ordini!
- Preside!
Aveva urlato scoraggiata per l’ennesima sanzione disciplinare a quella piccola peste di Ernestino
- Lei non sa proprio come si educa. La maieutica! Conosce la maieutica? Lei sa solo reprimere e dare ordini!
... da allora, dicevo, viveva vendendo i suoi
racconti horror, non perché amasse particolarmente scriverli, ma perché erano
i più richiesti e riusciva a venderli con facilità.
-Non entri? – le chiese Rosa.
-Non ho moneta – rispose Anna.
-Le voilà! Esclamò la piccola che, di tanto in
tanto, se ne usciva inaspettatamente con qualche parolina in francese.
E
le regalò un biglietto con una tale eleganza che bisognò accettarlo per
forza.
Anna s’intenerì alla gentilezza di questa
quasi bimba, s’informò sui suoi “perché” e i suoi “per come” e pensò che
qualcuno dovesse pur aiutarla a cercarsi un futuro sicuro. Non immaginava che
la ragazzina aveva già in testa una sua idea sulla questione.
Tornò
altre volte e mai Rosa la fece pagare. Anna si meravigliava stupita e insisteva
inutilmente.
Rosa aveva deciso di fare come la volpe del “Piccolo principe”: voleva
essere addomesticata da questa insegnante ribelle, che le ispirava fiducia.
Voleva un legame tra loro. E così fu. Rosa divenne per Anna "unica" e, a suon di
cortesie, fu considerata insostituibile.
immagine reperita da web
Non so dirvi quanto tempo le ci volle. Ma il
risultato fu che quando le tessitrici partirono, parve naturale che partisse anche
lei.
Con il suo più bel sorriso e senza salutare
nessuno.
...che cosa vuol dire "addomesticare"?
RispondiEliminaVuol dire "creare dei legami"...