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venerdì 27 settembre 2019

QUALCHE MILLENNIO AVANTI







QUALCHE MILLENNIO AVANTI

Qualche millennio avanti,
questo sole che adoro,
appena un po’ più vecchio,
darà luce e armonia.


(Immagini fugaci:
terre deserte e arse,
fiori secchi e pestati
cielo nero e silenzio)

Ma a voi che nascerete
qualche millennio avanti,
qualcosa anch’io avrò dato.

Noi, vostro seme e voi, le nostre piante!
E non importa quando c'era il buio,
e quando il freddo gelò il nostro cuore:

Primavera verrà ..
qualche millennio avanti.

martedì 27 agosto 2019

"IL FINITO" (parodia)









"IL FINITO" ( Giacomo, perdonami!)


Quanto cara mi fu quell'aspra vita,
e il perso corpo, che lì dentro al mondo,
con l'ultimo respir lo sguardo cede....
Ma morendo e capendo," interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete"
io nel mio cuor mi sento; ecco mi pare
d'aver quasi paura. E quando il nulla...
fa me dormir tra le sue braccia, io il suo
infinito silenzio a poco a poco
vo similando: e mi trattien l'eterno,
nè la morta stagione o il presente
che vive, io sono in lui. Così, in questa
immensità s'annega l'esser mio;
" e il naufragar m'è dolce in questo mare."

giovedì 15 agosto 2019

LA BRUSCHETTA












LA BRUSCHETTA

Il pane, a fette spesse, ed integrale,
l'olio d'oliva vergine davvero,
(se metti il sale, poco, che fa male,
quando lo tosti, meglio non sia nero! )


Un pomodoro rosso saporito,
“strusciato” forte sopra il tuo fettone,
che renda il suo pallore colorito,
che poi ti faccia dire: “quand è bone!”
 
Una bruschetta pare caldo amore,
una bruschetta ha pure gusto sano,
una bruschetta sazia tanto il cuore!
 
Facile cibo, solo un po' spartano,
però lo penso e provo un gran languore,
tra l'altro ...basta andar poco lontano!

sabato 22 giugno 2019

NELL'AZZURRO DELLA SERA

https://www.facebook.com/letture.dirodolfo.1/videos/487331635341653/






NELL’AZZURRO DELLA SERA
Ma io non sarò mai muta
poiché mille sono i linguaggi dell’anima
e perla preziosa è questa vita.
Dolci le parole dette e ascoltate,
ma pieno di sapore è anche guardare
e poter respirare
e aver voglia di ridere.
Calde le mie lacrime, quando sono triste,
pieni d’incanto i miei silenzi.
In me, il mondo esterno vive,
trasformato ogni volta.
E, nell’azzurro della sera,
più che la malinconia,
sarà l’attesa del domani
a far palpitare il mio cuore.

lunedì 10 giugno 2019

DI STRADE STRETTE E CIME IRRAGGIUNGIBILI

 




DI STRADE STRETTE E CIME IRRAGGIUNGIBILI
 
Di strade strette e cime irraggiungibili,
  l'infanzia appare, come quadri amabili:
percorsi cari, fino sulle nuvole ...
piccola allora, piccola ero, e fragile.
  Ma quelle nuvole erano mie favole.
  Fatti di sassi, invece, avevo trottole.
 
Girano in cuore sogni come trottole,
pensieri ....paiono ora irraggiungibili,
con me portavo il mondo delle favole,
che i brutti eventi mutano in amabili,
ed ero magica, anche se un po' fragile,
e con la testa sempre tra la nuvole.
 
Immaginavo bolle d'aria o nuvole,
io ci viaggiavo dentro come in trottole,
la mia era lieve, e pure molto fragile,
mi portò in luoghi belli e irraggiungibili,
trovai amici tutti cari e amabili,
nei boschi dove nascono le favole.
 
Che tempi dolci, quelli delle favole!
Leggero il cuore, nuvola tra nuvole,
i gesti esterni caldi e sempre amabili,
placidi tutti, mica quasi trottole,
come oggi affranti, lesti e irraggiungibili,
ed era bello il viaggio, anche se fragile.
 
Crebbi e la bolla scoppiò...(troppo fragile!)
finì d'un tratto il tempo delle favole,
capii che i sogni sono irraggiungibili,
cadde tant'acqua a scroscio dalle nuvole,
scesero sassi a valle come trottole,
persi gli amici ch'erano sì amabili.
 
Ora vi penso amici...amici amabili:
apprezzavate pure il lato fragile
che avevo, cari, foste le mie trottole,
mi donavate il tempo delle favole.
Torna l'infanzia e torno tra le nuvole,
e più non credo i sogni irraggiungibili.
 
Favole e sogni sono irraggiungibili,
ma chi è fragile e vive sulle nuvole,
con le sue trottole, crea segni amabili.

giovedì 6 giugno 2019

QUESTA VOGLIA DI DIRE ( metrica ibrida)











QUESTA VOGLIA DI DIRE ( metrica ibrida)

(Ancora mi lacera l’anima
questa voglia di dire...)

Parole come corde per emergere,
le scrivo invano mentre cerco d' essere
viva, e un sogno pare voler mettere
un segno sopra l'onda, per non cedere.

(...poter partorire in eterno!)

E partorisco righe per accendere
mondi  inventati, nati dalle lettere...
ma quale storia  infine vorrò  tessere?
E quale luogo o tempo saprò scegliere?

(Solo così saprei di esistere,
perché la morte, ci prende tutti,)

E mentre bramo il senso, vorrei prendere
la vita al laccio, che dobbiamo perdere.
La morte aspetta, in fondo, col suo spegnere.

(...lentamente, ogni giorno.)

Il tempo piange, perso nell' incedere,
e si consuma … quando dovrò scendere
dalla carrozza in cui sognava Cenere?

(Il tempo si sta consumando...
Quanto mi rimane?)

domenica 12 maggio 2019

AMICA MALEDETTA


 
 
 
 
 
AMICA MALEDETTA
 
 Ma io so cosa vuol dire morire,
non mi sorprende d'essere mutevole,
io vedo il sole dietro bianche nuvole
e scorgo l'alba ancora da venire.

Sì, so la morte bella mentre balla,
perchè di vita pare abbia l'aspetto,
rovescia e ruba il cuore, che nel petto
batte e ribatte al bruco o a farfalla.

Io so la morte, sempre mia compagna,
mia madre e padre, d'anima gemella,
dona la luce e funge da sorella,
la vita mangia e il sangue in cuore stagna.


E so la morte, amica maledetta,
le dico...aspetta, vieni senza fretta!

domenica 21 aprile 2019

metrica ibrida " L'EDEN PERSO"


processo inverso di metrica ibrida, partendo da un sonetto esistente, inserisco versi sciolti

L'EDEN PERSO

(Dimmi dove saremo mai felici, dimmi dove lo fummo mai)


Sopravvissuti tutti, con ferite,
andiamo sparsi e persi per il mondo,
le piume al vento, d'angeli, smarrite,
ci consoliamo insieme in girotondo.

(Se mai fummo angeli, io di certo mi ribellai )

Memorie antiche in cuore mio venite,
del Paradiso segno tutto tondo,
perfetto fatto, l'anima lenite ...
poesia, canto, e musica confondo.

(Per questo scrivo e disegno e vorrei saper cantare e ballare e suonare il violino)

Un sogno caldo come fosse fuoco,
un sogno pare l'arte, che arde invano,
si spegne sempre un poco, a poco a poco.

(per vivere nel posto dove fummo felici o lo saremo, o forse già siamo )

Memoria in cuore portami lontano,
di un gran concerto ho solo un suono roco,
s'espande e s'alza in cielo, piano piano.

(Nel Paradiso di cui non abbiamo memoria)

martedì 16 aprile 2019

MIA MADRE ( metrica ibrida)

https://www.facebook.com/letture.dirodolfo.1/videos/460632241344926/
https://www.facebook.com/letture.dirodolfo.1/videos/245948769479942

Sempre con un criterio di contaminazione, posto qui sotto la poesia a mia madre nelle due versioni che si alternano ( forse dovrebbero essere lette non da una sola persona, ma da due, come due sono gli stili )



MIA MADRE




(Oggi voglio dipingere te, madre,
ora che sono madre anch’io
e, forse, ho finalmente capito.
Il cordone non sanguina più:
sono io, adesso, a partorirti.)




Madre mia dammi il volto da dipingere,
ora che madre sono e non più verde,
la storia tua mi sembrerà di scrivere.
-Guarda!... Il cordone più sangue non perde.-




(Sulla tela l’ovale del tuo volto:
Le tue rughe, il tuo sguardo,
i tuoi capelli grigi, sono la tua storia,
ed io già la conosco
e mi pare di scriverla ogni giorno.)

 

Madre mia dammi il volto da dipingere,
sguardo, capelli, rughe: la tua storia,
comprendo infine il modo tuo di fingere,
impressa dentro ho la tua memoria.




(Come mi somigli madre:
nel tuo viso, i miei lineamenti,
come sarò, o sono già stata.
Il corso del tempo si confonde
e sei insieme, la mia creatura e la mia origine.)




La storia tua mi sembrerà di scrivere,
nel viso tuo, la linea mia confusa,
ti sono figlia e madre per rinascere,
la gatta che t'allatta e fa le fusa.




(Per rappresentarti lascio da parte i colori:
solo segni, quasi per leggerti
come leggono le zingare la mano.
E, nel disegnarti, il carboncino si trasforma,
diventa dolce, non calca,)




Ti vivo come origine e ti creo,
-guarda, il cordone più sangue non perde-
del tempo il corso gira a marameo,
brucia la legna secca, non la verde.




(...ma sfuma e vela,
e diventa una lunga carezza
che, finalmente, riesco a farti.) 




Ora che madre sono, e non più verde,
ti leggo come palmo della mano,
niente colori, segno che si perde,
la mia carezza cerca te, lontano.

giovedì 11 aprile 2019

QUADRI ( metrica ibrida)




TERZA CLASSIFICATA, SEZIONE " METRICA" L'ANFORA DI CALLIOPE 2019, ERICE

un altro esempio di " Metrica ibrida" ho usato la mia prima poesia per costruire un sonetto
https://www.facebook.com/letture.dirodolfo.1/videos/487335955341221/

QUADRI

(Tutta la mia vita passerò davanti ad una sola tela)


Sparisce e torna, eppure pare breve,
la vita tutta, quando a primavera
mostra le rose e subito la neve
imbianca e copre, come il buio a sera.

(e non mi basterà il tempo per fissare una sola forma,)

Rosso, il tramonto è sangue, che dispera:
la forza perde, però l'alba lieve
spazza veloce l'ora, che s'annera,
veste di rosa e spegne l'aria greve.

(né mi contenterò mai di catturare solo il suo aspetto,)

E tutto cambia inesorabilmente
e tutto resta senza ch'io l'afferri,
fugge la vita disperatamente.
(ma volendo rubarle l’anima, tutta la mia vita passerò...)

Così il mio quadro resta eternamente
vergine sposa, senza che sotterri
la brama intensa come fiamma ardente.

(...davanti ad una sola tela.)

giovedì 4 aprile 2019

NERO ( metrica ibrida)




Metrica ibrida


NERO

(Arrivi silenziosa, inavvertibile ombra dei miei paesaggi,)


E l'ombra china segna la mia vita,
mi gioca attorno mentre scende il sole,
lì, dietro il monte, e pare sia finita
quando, nel buio, muoiono le viole.

(non mi accorsi di te, se non quando mi mancò la luce.)


Lì dove dorme il sogno, che non muore,
dove si quieta l'anima e infine
la luce perdo, però non il cuore,
perchè c'è il sole nell'altro confine.

(Infido colore parassita, d’altri colori ti nutri,)


Danzano al buio lucciole rapite,
rubate mentre fragili ridevano,
voi lo sapete perchè tanto soffrite,
voi che perdete quelli che già c'erano.

(ma, pure maledicendoti,l’arcobaleno a te s’inchina
e ti chiama “re della notte”...)

Buio fatale, ( regno tuo è la notte)
linea sottile intorno ad ogni vita,
nero profondo chiuso nella botte,
otre inquietante di vita invaghita.

(forse sa di te altre storie 
e non a torto ti vuole
profeta di albe rosa, 
buio che, nascondendo, 
separa il nulla dall’esistenza.)

Ma oltre i monti, oltre buio e sogno,
si cela l'alba rosa e generosa,
s'annulla il nulla, cresce il mio bisogno,
di rallegrare l'orto con la rosa.
                    
                       
( Pure sei nelle cose,
già ti ho visto definire forme
dare corpo ai colori…
dunque:porti vita o morte?)
 
E nella vita vedo ora la morte
e nella morte vedo ora la vita,
in petto sento battere più forte
il dubbio e cresce l'ansia ...infinita!

martedì 2 aprile 2019

RIME BIFOCALI
















RIME BIFOCALI ( giocando a far versi o versetti o versacci )
( rime all'inizio e alla fine dei versi)
..........
Verso il verso nello stagno,...
perso in acqua trovo un ragno,
terso in cielo sale un lagno.

............
Cingo l'oro con l'alloro,
stringo forte il mio tesoro,
fingo d'essere ossimoro
.........
Sale un canto piano piano,
male forse è il sale invano,
strale è al cuore chi è lontano
.........
Sento a volte nostalgia,
tento allora una magia:
cento baci dono via.
.......
Conto prima piano i baci,
sconto ansie ma tu taci,
monto gesti un po' audaci.
......
Giro subito alti tacchi,
tiro dritta e gioco a scacchi,
miro al re ma tu t'incacchi.

mercoledì 20 marzo 2019

PRIMAVERA ( acrostico)


 
 
 
Primavera ( ACROSTICO)

Poi venne il sole caldo, rise il cuore,
Rise per gioia ancora rinnovata :
Iniziò così quasi la rinascita,
Ma pure dissi, glielo dissi al tempo…
Ascolta, verrà l'autunno, lo so,
Verrà, tuttavia godo oramai, lasciami,
E togli questa nuvola dubbiosa,
Ridi tu, come fossi eternamente
Amico, amico dolce, e resta e fermati!

giovedì 17 gennaio 2019






LA CERTEZZA
(MINI RONDO' DI-VERSI)

Non voglio un bacio, voglio la certezza,
d'essere viva almeno tra due braccia,
che mi raccolga nella tenerezza,
che mi convinca pure s'egli taccia…


che mi convinca pure s'egli taccia,
però il suo sguardo sia uno sguardo buono,
e possa avere una sola faccia,
che mi regali sempre il suo perdono…

che mi regali sempre il suo perdono
metta una toppa al cuore mio, una pezza,
conceda a me d'amarmi come sono,
non voglio un bacio, voglio la certezza.