Femminilità
Stasera, ho messo su la gonna nera
( quella dritta, con lo spacco dietro).
Sopra ho infilato una camicetta rossa,
un po’ slacciata qui, sul mio bel seno.
Calze di seta a rete, sulle gambe,
scarpe lucide, con i tacchi a spillo.
Dietro le orecchie, ho spruzzato quel
profumo
che mi hai regalato al mio compleanno:
non è un peccato, che tu voglia
portarmi,
di filato, al tuo appartamento?
Andiamo, invece, a spasso, tra la gente
…
mi piace tanto, sai, farmi ammirare!
L’acqua della verità
-Aprimi, strega! Fammi entrare!
Lunga è la strada che mi ha portata qui.
Ho attraversato foreste di rovi
tra lampi sinistri e rumor di catene,
ho lottato contro cani ringhiosi,
mostri paurosi e canti di sirene.
Mai ho rinunciato.
Ora sono stanca, strega. Lasciami
entrare!
Cosa voglio? Oh! poca cosa.
Chiedo un po’ d’acqua della verità.
Un’ampolla sola, per bagnarmi il viso.
Quella che vedono,credimi, non son io.
Mille e mille volte, mi sento più bella.
Giovane ho l’animo e sensibile il cuore.
Aprimi, strega! Fammi entrare!-
Dischiuse l’uscio, una bella signora:
Non posso dartela- disse- non la
possiedo-
Poi, dolcemente : trovati un amore!
Una rosa d’autunno
Una rosa d’autunno
guardandosi
allo specchio
s’accorse
paurosa
d’esser
bella parecchio
-bè?- le
disse maggio-
cosa stai
a titubare?
ci vuole
del coraggio
per non
invecchiare.
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