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domenica 12 gennaio 2014

IN... VERSIONE LEGGERA ...a tinte pastello



 
                              In...versione leggera a tinte pastello                  




In punta di piedi
ballai la mia vita.
Ma gli altri pensarono
avessi paura.


 
VIE ET DANSE

Sur la pointe des pieds
je veux danser ma vie,
mais tous les autres pensent
que j' ai beacoup de peur.







 


CON IL MIO VISO TRA LE MANI

Con il mio viso chiuso tra le mani...
rimani... il cuore scoppia e sento un brivido
che scende lento e tutto il corpo prende.
Vieni! T'accolgo dentro strade umide
e profumate come la mia terra
dopo la pioggia, quando c'è l'estate .
Questo è il tuo posto, e dove sei è il mio.
Con il mio viso chiuso tra le mani
tu non sai quanto e come io ora tremi.
Fai presto, aspetto...baciami la bocca,
mio amore... s'apre morbida in languore.



CON IL MIO VISO TRA LE MANI


Con il mio viso chiuso tra le mani...
così rimani,
e nutri gli occhi tuoi di brezza e sale,
come dal mare,
i seni ho pieni e turgidi di miele,
sono le vele,
che come le ali portano lontano,
fai piano piano,
le tue carezze calde le hanno amate,
e liberate,
sono lenzuola bianche di oro e seta,
sì questa è vita,
scivola il mare sotto il nostro letto ...
ed è perfetto.

 

 



 
INSEGUENDO I NUMERI PRIMI ( 2-3-5-7-11)


andarmene
come una ladra
con un bottino d'oro...
sogni strappati d'epoca bambina.
andarmene
fragile e libera
legata ancora appena
dall'ombra lunga dietro il corpo in sole.
 

 

 
IN FIORE
 

La mia visione cerco della vita
se m'ami lascia vivermi fiorita



 

IN GIOCO

 Cercando vado, in gioco, l'armonia ...
e so che sempre nasce e sempre canta,
non è bravura, credo sia la vita,
che ci ama e ci offre splendide assonanze,
che se le leggi scopri anche il suo senso,
 ma non sapevi ancora di donare.

Poi trovo invece la filosofia,
mi riempie il cuore e la mente m'incanta,...
questo è l'inizio, dopo ch'è finita
l'attesa in fila in semi di speranze,
ho addosso adesso questo dono immenso...
la pelle calda e dolce aria di mare.

E d'improvviso non so più ch'io  sia...
mi perdo e trovo dentro l'armonia.

 
NOTE SULL'ACQUA

Dirada il canto, resta questa musica,
che a valle scorre trasportando ciottoli,
acqua che scende in fiume dalle nuvole,
io sto sognando d'essere una riva
erbosa e viva, il seno mio t'accoglie
nell'ansa dove accumula le foglie.

Dirada il canto, reso quasi flebile,
s'è perso forse ricercando un viottolo,
strada che sfugge al tentativo inutile
mio, che temendo limito la vita...
ritiro il fiato e il canto che contiene,
pure dicevo - Accoglilo se viene!-

Dirada il canto o si è placata l'anima,
non va cercando, ma si è arresa docile,
l'acqua di lago accoglie sempre placida,
e poi ninnando libera ogni sogno...
emetto il fiato, e sento ...viene il canto,
l'avevo dentro dal mio primo pianto.

Va la mia voce nell'eterna musica...
note sull'acqua, in cerchi si dilatano.

 UN FILO CONDUTTORE

Io so di avere un filo conduttore,
un'energia: parte e poi ritorna,
(...forse, ma questo è poi poco importante).
E, se sapessi quanta ne contengo,
che mi straripa e fuori mi deborda,
che mi fa stare male da scoppiare,
se non la tiro fuori per volare!
Se tu la senti, accoglila gentile,
è forte e pure fragile e ha paura.
Perchè mi porta un filo conduttore,
che vuole entrarti dentro fino al cuore.



 
A SPASSO CON MIO PADRE
 

E so già come questo è un momento
da ricordare, a zonzo con te in macchina,
mentre oltre i vetri scorrono i paesaggi...
-Andiamo a spasso?-
-Perchè no?- Ti ho risposto.
Siamo partiti complici
noi due, senza avvertire.
Questo è un nostro momento
di vedute di strade
confuse con il mare,
e di alberi e colline.
Tu non ci vedi bene,
nè poi molto ci senti...
ed io pure ti spiego,
tra un silenzio e un altro
che stretti ora ci lega.
In faccia sorridiamo.
E so già come questo è un momento
normale eppure speciale per gli anni
che porti sulla spalle,
e sono più di cento.
E so già come questo è un momento
da ricordare, padre...
nostro da ricordare.




 
SCANDALIZZARSI

Scandalizzarsi e credere che basti,
sentirsi salvi sempre da brutture:
noi siamo altro, noi belle creature,
chi è nella fogna resti, amiamo i fasti.

Giorni felici vanno e poi i nefasti,
sempre inattesi, giungono a noi pure...
se ignoravamo fossero torture,

ora scopriamo il duro dei contrasti.

Noi tutti siamo un solo corpo e cuore
dove c'è il buio o forse il paradiso,
viviamo insieme nel giusto o in errore.

Si specchia un viso dentro l'altro viso,
uniti siamo d'odio o dall'amore...
scende una lacrima: ama ed è sorriso!




 
LA MERAVIGLIA

Inutilmente tendi le tue mani...
io non le afferro, cieca non le vedo:
eccomi attendo tutti i miei domani
e tu m'abbracci mentre sola siedo.

Sterile è il pianto, freddo al tuo calore,
perdo e rimpiango quello che possiedo,
perchè non vivo immersa nell'amore,
io che conosco solo ...un solo credo.

Poi d'improvviso provo meraviglia
di vite e luoghi che sono lontani,
e sento dentro quanto mi somiglia,
la loro essenza stesa in altri piani.

Innamorata cedo... dai rimani!
Avevo gli occhi aperti e chiuso il cuore,
la vita è solo un battito di ciglia,
la meraviglia è semplice languore.
 
 
 
COME RUGIADA ( terzina lirica)

Come rugiada sopra fiore brilla ...
così lo sguardo splende del mio amore,
ed io dimentico ora qual è l'ora.

Mi perdo e penso e dico ed ora ...
come farei senza questo mio amore,
e guardo quanto ancor la fede brilla,


al dito messa ormai anni fa e brilla ...
sì da tant'anni e luccica pure ora,
come lo sguardo bello del mio amore.

Se ora m'abbracci amore brilla il cuore.

PAROLE INASCOLTATE  ( terzina lirica)

Potrei cercar parole come il sole,
o dolci come bimbi addormentati,
o belle come fossero d'amore....

Potrei togliere forza al tuo dolore,
rubare odore e musica alle viole,
dentro conchiglie mescere i miei fiati.

Potrei sentir messaggi inascoltati,
così passare intere tutte le ore
per raccontarti magiche mie fole.

Parole, caro amore... amare e sole!

 

 





ESPLORAZIONE

Signora mia che dice?
L'amore non le importa?
...Di cosa vive allora?
E come vince morte?
Signora mia non sente,
in petto il cuor che batte?
Come?...Chi se ne fotte?
Cos'è che cerca dunque,...
più forte dell'amore?
Cosa mai c'è signora?...
-Io cerco l'invenzione,
l'idea che mi germoglia,
che figlio nella testa,
mi nasce sempre lesta
e il mondo così esploro..
di questo m'innamoro!

 

SE TRASPARENTE...(madrigale)

Se trasparente il corpo mio a te pare...
guardami l'anima, amala ti prego,
balla leggera, dentro mi ci annego....

Se d'innocenza veste, bianca appare,
ma sa indossare mille ed un colore...
amala sempre, vive per l'amore!

Se questo viso sfuma e poi scompare,
il cuore batte e pulsano le tempia,
aspetta sempre ch'amore lo riempia.

Ma se non vedi quanto sono bella...
lasciami l'anima, arde come stella.

Ma se non senti il canto melodioso
di un sogno... scappa: è mio e meraviglioso.



 
 

AMORE MAGICO

 Magia che porti amori e accoppiamenti,
ed i tormenti
a chi senza rimane eppur la vuole,
è come il sole
che con i raggi ingravida e feconda,
solleva le onde,
dicevi - quello sappi è della luna-
è la fortuna...

che guida e miete vittime e candore,
ma più l'amore
innalza le onde e muove tutto il mare,
lui lo sa fare,
magia che va perdendosi e sconfina,
lì tra la brina,
brilla sui fiori sembra gocce in pianto,
ma dolce è intanto,
magia che porti amori e accoppiamenti
degli elementi,
giochi proibiti fatti per osare,
tu devi amare,
pertanto questa è forza eppure legge
che il mondo regge,
nostra è la vita magica...è un dono,
ci dà il perdono.

Se mi perdoni dammi un volo d'ali
toglimi i mali,
e se tu m' ami stringimi forte forte
scaccia la morte.
Magia che voglio resti ...non finire
fino al morire,
morire è solo frutto d'apparenza,
è una semenza,
vivere è solo dire - fallo ancora!-
-non fugge l'ora!-


 

DENTRO NERE CIGLIA

Dentro nere ciglia brilla ...
mi sorprende la tua lacrima.
Vedo assente ogni dolore....
Che prezioso tuo universo
d'improvviso mi si mostra!
E' per pochi questo incanto.
Il deserto mio disseta
questa lacrima di vita
che chiede... io t'amo, tu mi ami?
E' per me questo incanto!
 
 
 


 


MASCHERE


E' Carnevale! Maschere, con gli occhi
strappati, pare piangano coriandoli
che in aria fanno allegri scarabocchi.

E ride un bimbo piccolo afferrandoli...
da bocche aperte sgorgano, è dolore
che pure bacia tutti colorandoli.

Domani, dentro maschere d'attore,
con sguardi morti e volti d'impassibili,
nasconderemo il vuoto d'un amore.

E' Carnevale e risa grasse s'odono,
i nostri sensi i freni più non mordono.

Domani ancora cenere vien sparsa
su questa terra resa triste ed arsa.

 

 



UN OMAGGIO AD AMORI DIFFICILI...PER LORO UN MADRIGALE

IL CIGNO NERO

Come fanciulla balli e ridi al sole,
come se avessi seni bianchi tuoi,
nascosto resta un sogno che ti duole,
 


d'amare chiedi e solo amare vuoi,
tu bello come bello è il cigno nero...

lasciati andare, il mondo siamo noi.

Poterti amare...un sogno per davvero!
goditi amore, amar non è mai male,
lasciati andare... vieni! In te spero.

Alza il tuo viso...vedi? Lo puoi fare!
Il cigno nero, un angelo m'appare!

Alza il tuo viso bello da morire...
io t'amo tanto, oltre il tuo apparire.










D'OMBRE E LUCI

Sto qui che aspetto e cosa non so bene,
forse una rosa, o forse un complimento,
un segno sotto questa traccia scura
che la paura vinca e metta in luce,
questa paura dura che riduce
il mio sorriso all'ombra di me stessa,
o venga un soffio nato da un altrove
che la mia fiamma ingravidi ed accresca,...

che m'esca infine fuori questo amore...
e basterebbe, è vero, un solo fiore.

Ma d'ombre e luci è fatto ogni mio giorno,
d'ombre e di luci come fosse un quadro,
che mescolasse il sole con la notte,
che ridonasse vita a cose rotte...
così ho spazzato via la nostalgia
d'una carezza o bacio sui capelli,
e di pensieri belli ora mi vesto,
resta mistero quello che mi rende
il mio sorriso triste di bambina,
mi disse- tienlo stretto!-...un'indovina.


 

 
  





 Cos’amo?
Più di tutto la libertà.
La libertà e la fantasia.
O la follia.
Per questo sto
imparando a volare.
Mentre scrivo
il mio corpo
si fa aria dipinta
di colore pastello,
bolla caleidoscopica
leggera....leggera....leggera...
 io, già volo!
 



 

Et j'aime
sourtot la libertè,
la libertè et la fantaisie,
ou la folie ...
pour ça je vais
prendre l'envol.
Tandis que j'écrie,
mon corp
devient une bulle caléidoscope
legère...legère...
Moi, je veux le ciel!



 
 
Il sorriso

E se qualcuno passa e poi sorride,
il suo cammino lascia scia di sè,
una carezza all'anima che ride,
e torna dietro, fino a lui, perchè...
un nostro gesto prepara la strada,
e dopo arriva a noi, dovunque vada.


 
 

Pensierino

C’era una volta un pensiero
Ma c’era per davvero
Fuor dalla testa volò:
e chi se l’acchiappò?




 

 


MELE E SOLE (Limerik)
 
Sopra un albero, tra le fronde,
vidi tre belle mele rotonde,
oggi ancor son lì al sole,
e le pigli chi le vuole...
passeggiando tra le onde.

 

 Felicità

Felicità? Solo un momento!
Scappa più veloce del vento,
ma poi lascia il suo profumo
che va in cielo come fa il fumo.
Felicità, l'hai dentro il cuore
quando l'apri al male d'amore …
male d'amore è una malattia
mista a un poco di nostalgia,
per qualcosa forse mai nato…
per chi t'ama o per chi t'ha amato.




Volar di pensieri

Passeggiando tra i pensieri
ho percorso l’Oggi e Ieri
or mi resta tra le mani
tutto intero il mio domani.
Vado a dritta? Vado a manca?
Io però mi sento stanca.
Ora siedo solo un po'
sulla vita rifletterò,
sulla vita ch'è una sola
ed allora, Milvia ... vola!

 
 
 

 AUTUNNO

Una rosa d’autunno
guardandosi allo specchio
s’accorse un po' paurosa
d’esser bella parecchio
-bè?- disse allora maggio-
cosa stai a titubare?
ci vuole del coraggio
se tu non vuoi invecchiare.




PILLOLETTA MISTERIOSA

 Mi sono innamorata, poi gli ho detto,
-ma ...di chi?- Lui, sorpreso e un po'interdetto...
ed io - di questo grande e bel mistero
che il cuore prende come amore vero .

 
 



BATTITI


Fiocchi di neve ai rami scintillavano.
Solo un battito e nacquero le gemme.
Un altro e poi s’arrossirono i frutti.
L’ultimo battito e li han colti tutti

 


TESSERE AMORE ( sestina lirica)

Tessere amore è tessere parole,
quelle belle, ( tu vali...sei preziosa)
quelle che disse, timido e perduto,
lui che baciò il mio volto, il ventre e il seno;
e poi ridendo toccò mille stelle,
e le raccolse e disse- Sono d'oro!-

-Sì, caro amore, sono tutte d'oro,
ma quelle care son le tue parole,
che hanno luce chiara delle stelle,
amo la luce bella tua preziosa,
il cielo accoglie stelle nel suo seno,
io invece accolgo il bene mio perduto-

-Senza l'amore, amor sono perduto,
tutte le donne al mondo, le più belle,
non sono niente, stringimi al tuo seno,
vorrei trovare dolci mie parole,
dirti, tu sola sposa mia preziosa,
hai la tua luce come il sole d'oro,

e tremo e t'amo fino al sole d'oro.-
Io gli risposi -Caro amor perduto,
credimi ,sposo triste ,son preziosa,
per le parole dette da te belle,
ti sono cara e queste tue parole,
m'entrano dritte dentro, qui nel seno.

-Lasciale come latte dentro il seno,
nutrimi pure, dolce e prezioso oro,
le mie parole son belle parole,
solo perchè tu m'ami o son perduto,
le stelle vedo e prendo, le più belle,-
disse lui- sposa amata e sì preziosa-

-Povero amore, vita mia preziosa,
che ti tormenti posto sul mio seno,
canto canzoni dolci per te belle,
dicono solo frasi come d'oro,
narrano il grande amore tuo perduto
e ritrovato dopo con parole.-
--------------------------------------
Dentro di me c'è un libro non perduto,
cosa preziosa come fosse d'oro,
parole belle porta nel suo seno.







Tempo e neve

Tempo che vola, come neve scivola,
acqua corrente va in mille rivoli,
bianco sì, come neve pura, rotola,...
si sporca pure, tra sassi imbrattandosi,
scusa se rido un poco, sdrucciolandomi,
ma vedi, il tempo cambia e poi si liquefa,
resta la danza e tutta la sua musica,
delle ore, note che suonando cantano,
allegra sono, rido e dovrei piangere,
pensando io, cosa brutta e sciocca arrendersi
al tempo reso sporco inarrestabile.


L'EDEN PERSO

Sopravvissuti tutti, con ferite,
andiamo sparsi e persi per il mondo,
le piume al vento, d'angeli, smarrite,
ci consoliamo insieme in girotondo.

Memorie antiche in cuore mio venite,
del Paradiso segno tutto tondo,
perfetto fatto, il sangue mio lenite ...
poesia, canto, e musica confondo.

Un sogno caldo come fosse fuoco,
un sogno pare l'arte... e il suo creare
si spegne sempre un poco, a poco a poco.

Memoria in cuore portami lontano,
di un gran concerto ho solo un suono roco,
s'espande e s'alza in cielo piano piano.






NINNA NANNA AD UN RICORDO

Ninna nanna ad un ricordo,
d'oro e incenso, da cullare,
dell'infanzia e del Natale.
Ninna nanna profumata,
di cannella e cioccolata,
degli abeti e mandarini,
di sorrisi di bambini,
di calzini appesi al chiodo,
e del brodo di cappone,
ninna nanna col groppone...
poche cose attese e care,
di sorprese non amare.
Ninna nanna, non pensiamo,
alle cose ora cambiate,
il passato torna a galla...
dolce tempo delle fate!


 
MACCHIE
( trent'anni prima...poi rimaneggiata in " NON METTO ROSE"

 
Macchie di colore sul bianco della tela:
messaggi visivi alla mente e al cuore.
Nel colore il caldo e il freddo.
Nel colore i rumori,
le musicalità nascoste nell’aria,
perchè tutto ha una voce e tutto si ascolta
e, nell’ascolto, muore.
Nel colore la realtà, quella vera,
quella che vive racchiusa dentro noi
e si proietta poi fuori
quasi come un’eco.
Nella mia tela di oggi metterei solo questo:
colori e segni misteriosi ….
Il Caos, l’inizio delle possibilità.
Perché io mi sento ancora
Come al principio delle cose.

 







Non metto rose



Su tela bianca, segni colorati...
agli occhi, cuore e all'anima mia parlano:
il caldo e il freddo sono imprigionati,
come i rumori, e musica diventano...

nascosta in bianca tavola, è una voce
che dice e dice, e muore nell'ascolto.
Sì, tutto parla, e pure tutto tace.
La realtà ha colore del mio volto,

lei vive chiusa, dentro la mia pelle,
e si proietta fuori, nelle cose,
dietro un'azzurra scia d'eco ribelle.
Oggi non metto, in questa tela, rose.

Segni e colori misteriosi, il Caos:
inizio vivo, possibilità.
Così mi sento...in piena libertà!
 

 

 
SENZA MOLTO VIAGGIARE ( glosa)

(Sì, ho solcato scuri cieli a notte,
ma devo dire, senza fare viaggio,
e cavalcando nuvole, a più frotte,
guardai soltanto tempo che fu saggio.

 

Attraversato terre ho talora,
(ma, devo dire, senza fare viaggio)
gira la giostra, mia era quell' ora,
andava verso dove c'era un raggio.

 

Sopra una scia, io ho camminato,
(sì, ho solcato scuri cieli a notte)
riflessa in vasto mare disperato...
le scarpe, dicono, erano ali rotte.

 

(E cavalcando nuvole a più frotte)
io sono andata indietro nei miei giorni,
le vite sono àncore ridotte,
porto non trova chi vuoi che ritorni.

 

E l’orizzonte sempre s'allontana,
(guardai soltanto tempo che fu saggio),

se bevi troppo, solo a una fontana,
corta è la via, e non arriva maggio.


 


 

"L'insostenibile leggerezza dell'essere"...
Painting by Steve Hanks



LA GONNA BIANCA ( glosa)

(Sopra il suo corpo lunga gonna bianca,
quasi una danza il suo cammino sembra,
sempre il suo mare cerca, e mai si stanca,
lei balla e gioca e muove belle membra.)

 

-Ehi, voi, chiama! – (voce d'oro canta)
- Ehi, voi, dite! Dove trovo il mare?
(sempre il suo mare cerca e mai si stanca)
-Mi danno senza, devo lì arrivare.-



Un giorno incontra un  nero cavaliere,
(lei balla e gioca e muove belle membra)
sopra un cavallo, lei disse - Messere,
portami al mare, cuore non rimembra.-


(Quasi una danza il suo cammino sembra)
cuore non mente, forte è mia paura,
ricorda il mare, nulla le mie membra.
-Vieni, – le disse- non è una tortura.


(Sopra il suo corpo, lunga gonna bianca),
ma la sua voce forte l'impaura,
e lui la porta a quello che le manca,
lì dal suo mare... amor che ti cattura!
 






SOGNO BIANCO( glosa)


(Mi manchi come bianco sogno tolto.
Le mie carezze sono lieve piuma,
neve fresca la mano tua sul volto,
la tua assenza nella mente è bruma.
E sogno resta il mio bel sogno bianco.)

Ti cerco dentro strade trasparenti,
nascosto dalle note, quasi avvolto
dal suono del silenzio nei conventi.
(Mi manchi come bianco sogno tolto.)

So che ci sei, anche se non conosco
che il cuore tuo e, come mare e schiuma,
le nostre vite sbiancano nel bosco.
(La tua assenza nella mente è bruma.)

Reale più di molti in ossa e pelle,
io t'amo come sei, sì, t'amo molto,
ombra che prendi luce dalle stelle!
( Neve fresca la mano tua sul volto.)

Ora che s'apre il bosco a nuova luce
del sole caldo... tutto mi s'alluma!
la strada amore vedo, e a te conduce.
( Le mie carezze sono lieve piuma.)

Carezze mie rimangono lontano,
non dove sei, non dove aspetti stanco:
svanita è l'ombra ormai dalla mia mano.
( E sogno resta il mio bel sogno bianco.)



DAVANTI A UN QUADRO IMMAGINARIO ...
 
E m’incanto a guardare ...
questo quadro pieno d'ombre e di luci,
d'azzurro, verde, e nero e poi di giallo.
E mi parlano chiome gonfie di alberi,
profili curvi e sagome lontane,
e bolle bianche che vanno a velare
un paesaggio tra sogno e realtà.
Ma la bellezza fugge la sua tela,
e mai rimane racchiusa in cornice,
come dilata lenta la sua voce
un verso detto piano al mio amore
o quelle note morbide e nostalgiche,
delle antiche canzoni dei gitani.
Bello non pare il volto dell’amato
caro, a chi l'ama e tiene segreto.
Bellezza sta in seno alla vita
e scorre e palpita dentro le vene.
E siamo tutti pittori e poeti
noi, musicisti... e sempre gli amanti,
se, in tanti, c'incantiamo a guardare
questo quadro pieno d'ombre e di luci.


 





DALLE FINESTRE APERTE ...

Dalle finestre aperte dei miei sensi
m'affaccio ...e guardo dentro l'universo.
Figura piana agli occhi, liscia come
specchio, che pure mostra delle immagini
profonde, limite l'una dell'altra ,
e i confini si perdono lontano.
La realtà pare sia una soltanto,
ed entra nella mia mente colorandosi

di me, dei tanti sogni e sentimenti.
Ma quante sconosciute dimensioni!
Imprevedibili sponde distanti,
m'appaiono talvolta un po' velate,
allora, per non perdermi, negandole,
stacco i miei occhi a forza dallo specchio,
senza più il coraggio di guardare...
e mi contento, piano, di toccarlo,
e del suo freddo impresso alla mia mano.


 



LINGUAGGI DELL'ANIMA
Io non sarò mai muta ...
mille linguaggi l'anima conosce
e perla vera è questa dolce vita.
Se le parole dette ci raccontano,
sa dire anche il guardare,
e il poter respirare,
e aver voglia di ridere!
Lacrime calde dicono tristezza,
incantano i silenzi.
Dentro la mente  vive tutto il mondo,
trasformato ogni volta.
E nell’azzurra sera,
non la malinconia,
l'attesa del domani
mi fa battere il cuore.



                                              RICORDO

E poi ci sono queste mie poesie,
che non hai letto e mai leggerai più.
Io ti ho lasciato credere
celassero sospiri
e imbarazzanti frasi appassionate.
Ma tu poi mi hai lasciato.
E mi manca il bussare alla finestra,
quando venivi a casa mia la sera,
per informarmi, certo,
perché le donne devono sapere.
Tu maschilista come sempre, pure...
pure portavi dentro casa il mondo,
e le pareti scure
diventavano chiare.
-Non lavare più i piatti! –
-Smetti, ascolta! -dicevi
- Devi, è molto importante! -
E parlavamo insieme ore ed ore
di tutto... lotte, sogni, sindacato,
economia, politica,
e infine, sempre di storie d’amore.
E si rideva... come si rideva!
Ora ci sono queste mie poesie
che non hai letto e mai leggerai più.
Perchè mi manca il modo,
mi manca come dartele,
e l’estate vicina,
rimpiangerò le sere
afose, sotto l'albero,
in cerchio con gli amici,
davanti casa mia.


 




  MONDO PARALLELO


Come sirena, navigo tra le onde,
però non trovo pace senza amore,
in riva al mare resta, ed il mio cuore,
lì s'è quietato, e più non mi risponde.

Come sirena, l'acqua mi confonde,
ed io tralascio strade aperte in fiore...
ma dove vado, senza te, mio amore?
Il mio cammino, insieme al tuo, si fonde.


Ti cerco dentro un mondo parallelo,
tentando a forza di strapparne il velo.

Come sirena, buco onde rotonde,
e il mio destino sprezzo (è traditore!)...
Mi toglie il cuore, assorbe il mio stupore,
mi prende tutto e l'anima nasconde.




    RICORDI APPESI

Favola dolce, scritta per bambini,
pentola ricca, colma di bei giochi,
ricordi persi e sembrano ora rochi...
canto stonato, ch'era d'uccellini.

Come su scena, faccio mille inchini
alle memorie antiche , vivi fuochi
che risvegliati sono, ma per pochi
istanti brevi ,lievi e birichini.

Infanzia cara, persa, amata e amara...
tempo felice, mito e magia rara!

Ecco, è passata l'ora dei bacini,
caldi momenti andati insieme ai crochi,
chiazze di viola, colti già ...ora fiochi
ricordi appesi, a modo di orecchini.


                                      (ACROSTICI)



                            RITMO-RITMO-RITMO

R-itorno e come l'onda mi riavvito,
I-ntorno giro, a un vortice infinito,
T- endo l'orecchio al battito del cuore,
M- orte e poi vita pulsa il suo rumore...
O- ra dopo ora, madre terra onora!

R- itorno e fuggo come l'onda in mare,
I- mmersa e persa in questo mio vagare,
T- i prego, lascia andare il mio cammino,
M-ia madre o terra e caro mio destino...
O-ra dopo ora il sole mio m'indora!

R-itorni vanno, dentro il moto eterno,
I-nseparati sono estate e inverno,
T-utto si muove, e pure tutto resta,
M-a è sempre vita, come fosse festa...
O- ra dopo ora, siamo qui ... finora! 

                                  



LA POESIA NEL CUORE

L- ibera sono, perchè ho fantasia,
A- mo la vita e campo in allegria.

P- er un pensiero solo so godere,
O -piango quando dici di tacere.
E- stasi dolce, panna ora montata,
S -e afferro un verso, metto ali di fata,
I -o vivo sempre come dentro un sogno,
A- mo poesia, sento il suo bisogno,

N -on saprei come vivere, se muore,
E- sarà vuoto, sempre vuoto il cuore,
L -anguido e triste, senza più l'ardore.

C -uore mio, batti versi e belle rime,
U -nica vera gioia...le mie prime
O- re trascorse in dolce compagnia ...
R -icordi? Insieme in voli di poesia,
E- ntrammo dentro un mondo di follia.
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CON LEI RIDEVI

M-a ormai davvero non t'amo, non più,
I-l lungo inverno gelava il mio cuore,
L-'ho attraversato tutto, c'eri tu,
V-olevo prima solo un fiore... un fiore,
I-nvece neve e neve e nulla più.
A-maro amore lasciami l'odo

 
D-ella mia siepe. Rose rosse e, orsù,
I-nnamorata nuvola d'ardore,

M-eravigliose rose ...oh!Non godevi,
I-nvece gode chi con me ora c'è .
C-osì è la vita, ma non lo sapevi.
H-o nostalgia di te, che non vedevi,
E- ro al tuo fianco, sempre lì per te,
L-' altra era giovane, con lei ridevi...
E-con me, inverno freddo, e mi perdevi.





TRENT'ANNI DI ACCADEMIA ALFIERI

 

A ll'Accademia tanti auguri faccio,
C antando vado sol per la tua festa,
C antando e pure meglio se mi taccio,
A uguri mille e un che me ne resta,
D evo dire che molto mi ha giovato,
E ssere socia e scrivere in bacheca,
M ia giovanetta, molto m'hai aiutato,
I ntelligente mente e non ciofeca,
A uguri mille e un che me ne resta,

A uguri mille e un che me ne resta,
L odo ed odo tutti i tuoi consigli,
F arò tesoro, messi li ho in testa,
I eri, oggi, doman...come conigli
E scono fuor cilindro, e chi li arresta!
R icordi quando senza avere artigli,
I o ci provavo, tosta e non modesta?







ORA CHE MORTA SONO...

Quanto cara mi fu quell'aspra vita,
e il perso corpo, che lì dentro al mondo,
con l'ultimo respir lo sguardo cede.
Ma morendo e capendo," interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete"
io nel mio cuor mi sento; ecco mi pare
d'aver quasi paura. E quando il nulla

fa me dormir tra le sue braccia, io il suo
infinito silenzio a poco a poco
vo similando: e mi trattien l'eterno,
nè la morta stagione o il presente
che vive, io sono in lui. Così, in questa
immensità s'annega l'esser mio;
e il naufragar m'è dolce in questo mare.


  




                                    
                                           D'OBLIO


Sorpresa lieta è riuscire a vedere
le strane strade fatte dalla sabbia,
e la rabbia ci scivola disciolta,
in quelle calde sere
d'ozio, che tutto annebbia e tutto ingabbia.
Mare quasi una favola.
Liscio come una tavola.


Degli interni paesaggi rovesciati
guardo il segno e la vita rubo e prendo,
serbando la sua immagine raccolta
negli occhi. Ma baciati
dall'onda, che li bagna e va morendo,
lascio i calchi ingannevoli,
fermi e pure mutevoli.

Io, su strade di sabbia, vado al mare,
che d'amare mi parla ...come un dio,
che ha parole d'amore. E più d'oblio.




                                      COME FOGLIA

E similmente, come fossi foglia
sazia di sole, tinta d'oro e rame,
cado!... Leggera, come avessi voglia
di scivolare verso il mio letame...
humus, terriccio putrido, ma soglia
dove la vita nasce dal ciarpame.
La mente cede, il corpo mio riposa...
A Primavera, giuro, sarò sposa!



 

                                       UNICITA'

Arranco e arranco come accade a tutti,
Gloria e Vittoria fanno un gran baccano
e vanno via quando abbiamo lutti,
resta soltanto Amor preso per mano.
Arranca il branco, dentro siam distrutti,
se camminiamo a vuoto tutto è vano...
io guardo l'altro che m'affianca e vedo
unico come ognuno, e questo credo.

 


                                 DIRE ADDIO

Per troppo amore forse mi son persa,
quando pensavo quasi di volare,
quando credevo d'essere riemersa,
ma non sapevo ancora camminare,
l'anima duole ancora e viceversa,
la mente saprà avanti ben guardare,
se la fiducia è persa, ho imparato
a dire addio a quello ch'è passato.

                             

 

 

                           UN VECCHIO ALBUM

Un vecchio album che giro e sto a guardare,
dentro ci sono foto un po' sbiadite,
storie di vita tutte da sfogliare,
di bei momenti oppure di ferite,
quadri d'amore, immagini un po' amare.
Torna il passato a galla nelle vite
e affiora tutto come sopra il mare.
Così è il ricordo, l'onda dopo l'onda...
che si dilata e il cuore ci s'affonda.

 

                           

IMMAGINE OTTOBRINA



Ah, questo corpo! Come mi tradisce!
Dentro mi porto l'anima bambina,
ma nello specchio guardo e mi ferisce
una diversa immagine ottobrina.

Se mi restava luce nello sguardo,
per la stanchezza sento che la perdo,
eppure...eppure...guardami ballare!
Tu, solo tu, potrai saperlo fare!


 
DEL DISINCANTO




Del disincanto canto e disamore,
ecco si ferma gelido il mio cuore,
pure batteva come fosse folle,
amore chiese e amoreggiare volle.
Ma se oggi sosta, il battito s'arresta,
tutto è svuotato, fine della festa!
La meraviglia prende il mio pensiero,
mi pare a un tratto aver trovato il vero!

Del disincanto canto ed intanto
il cuore ho dentro a pezzi e il volto affranto,
tutto è bugia e tutto verità,
andiamo avanti e ... tralla-llero-là!

 

                          

LA MIA CASA




Avrò una casa, giuro, la mia casa,
lì dentro giorno e notte ballerò,
avrò le stanze bianche come d'ali,
e finalmente lieve volerò,
le porte quali sguardi sopra il mondo,
e le finestre quadri di un artista,
libera sarò,viva e felicissima,
che sensazione sento, ma è bellissima!

OH! Non ci sono soldi, nè soldini...
e non sono cavalli i miei topini,
ho in testa strani e folli miei pensieri,
nascono e credo siano tutti veri.
Ma avrò una casa, giuro, anzi già c'è,
riflessa nello specchio vedo me,
non è gran cosa, è casa che s'invecchia...
mi strizza l'occhiolino e poi si specchia.





                         GOCCE DI LUCE

Quanto mi manca, amore, un po' d'amore!
E quanto bramo calde tue carezze!
Io ti sto accanto e filo le mie ore,
e la coperta resta solo pezze.
Piange la luna, fredda stranamente...
gocce di luce scendono a me sposa,
trovano il fondo buio della mente,
s'accende il sogno... resto silenziosa.



UNA POESIA LETTA

Una poesia letta prende forma,
si stacca come quadro dalla tela,
acquista curve vive e duri spigoli,
scultura pare e vita poi diventa,
respiro fondo, attimo immortale,
opera d'altri fattasi ora nostra,
mentre ascoltiamo e mentre la guardiamo.
Una poesia letta...diventa perfetta!


IL RAMO DI MELO

Sono legami le nostre radici,
ibridi siamo di terra e di cielo,
sono legami gli amori e gli amici,
appesi siamo a un ramo di melo.
Chiedo al passato -Lasciami ora entrare
in strade nuove, quando e se mi pare...
il tempo passa , poco me ne resta,
della mia vita svanisce la festa.



IL RISVEGLIO


E lentamente prendo conoscenza
della realtà che vive e s'apre intorno,
mi sto svegliando dunque... e resto senza
tutti i miei sogni e il corpo disadorno.
Era previsto, eppure il mio risveglio
non mi ha trovata pronta e preparata.
E lentamente muovo i primi passi,
a piedi nudi sopra aguzzi sassi.



 

VITA RACCONTATA

Vita e racconto, o vita raccontata,
quando è narrata, penetra l'eterno,
fissato è il sogno, fermo ogni momento,
aperto un mondo, solo immaginato.
Vita e racconto, l'una dentro l'altro,
quella che scorre e pulsa e infine muore,
l'altro che accoglie in seno il suo respiro,
e del respiro traccia il segno scuro.

 



 

DANZE CIRCOLARI

Tra due binari balla e soffia il Tempo:
danze di sempre, danze circolari.
Ha messo ancora il suo vestito bianco...
tesse e ricama giri, e passi spira.
Tesse e ricama un mondo di colori.
Tesse e ricama un mondo di figure.
Tesse e ricama, o siede sul suo trono?
E a noi dice parole come queste:
mai, sempre, adesso, e notte, e vien l'aurora,
ieri, domani, e morte ed il futuro.
Materia a destra, l'anima in là, pura,
con dentro noi tritati in queste mura:
siamo parole nate per l'azione,
con ali grandi pronte a volar via...
ma poi ci tiene, a terra, nostalgia!




 
IN EQUILIBRIO ...


In equilibrio fragile vagando,
vado in cammino lento per il mondo,
e non m'accorgo come, emozionando,
la cognizione perdo ch' è rotondo.
In equilibrio, le ali vado aprendo,
e non mi pare vero... sto volando!
Se m'alzo in volo, forse sto capendo.
Oh vita...vita! Guarda! Non mi arrendo....
di giravolte in cielo, sto godendo.

 




                             QUESTA E' LA PACE ...

Questa è la pace, che non mi sconvolge,
questo silenzio pieno, che m'avvolge,
che mi conosce e m'ama, finalmente,
e sua è la mente, ch'era la mia mente.
Questa è la pace, nata tra i miei pini,
quelli con gli aghi, messi ad orecchini.
Ero una bimba e quanto lei m'amava ...
magiche storie, al vento raccontava.

 




                                QUASI GIGANTI

Quanto mi pare vana l'apparenza,
l'affanno vuoto, l'esserci comunque,
per un consenso l'anima... ma senza
ditemi a cosa vale! Una qualunque
lode, ci gonfia il petto, altro sembriamo,
quasi giganti, e a pezzi il cuore in mano,
ma noi restiamo sempre ciò che siamo,
solo un pallone gonfio....e poi scoppiamo!

 

                   



ATTIMI PERSI


Attimi persi, dove vi trovate...
lasciati andare senz'essere amati?
Chi vi ha raccolto, quale cuore fate
felice ?...Quando ...come vi ha cercati?
Magia svuotata, bolle ormai scoppiate,
tempo fuggito, d'attimi impastati...
Attimi persi! Le orme cancellate
fanno la strada ai sogni miei mancati .
 
 

 

                         
                                 SCHIUMA DI MARE

Schiuma di mare a galla sopra le onde,
lievi pensieri, intorno tu diffondi ...
orme pesanti, vanno via in gran fretta,
schiuma di mare, amica mia diletta!
Lento il mio tempo scorre via e poi passa,
lento mi pare, e dentro mi sconquassa,
ieri era maggio e c'erano le rose,
agosto viene e bruciano le cose.

 

                                   
  FRAGILITA'

Fragilità, come vorrei che fossi
bolla leggera, libera nel cielo...
al sole ruberei un raggio rosso
per poi legarlo al piccolo suo stelo
e, come un fiore nato dentro un fosso,
io l'offrirei nascosto nel mio velo.
Fragilità, che darti ora non posso,
perché fugge leggera verso il cielo.


VIAGGIO MELODICO


Come partire è questa melodia,
un sottofondo magico al mio viaggio!
Ci vuol coraggio, o solo fantasia,
lasciarsi andare, appesa a questo raggio
di sogno d'oro, sogno che mi tendi
tu, che alla vita ridi e non t'arrendi.
Le note vanno come l'acqua al mare,
liquide e belle... sembrano danzare !




LE VOYAGE
Mon voyage c'est toi, c'est ta musique
qui me mène dans une vie magique...
Mais j' aime, moi, j'aime la faintaisie,
pour m'en aller, accrochée de la folie
d'un rayon d'or, tendu de loin vers moi...
c'est ta musique, mon amour, c'est toi!
Les notes vont ainsi que l'eau à la mer
liquides et beaux ...voyage douce et cher!





                                              AZZURRI

Sulle mie cinque dita della mano
conto i miei amici, quelli su cui conto,
sempre e comunque, sempre e anche dovunque .
Però, nell'altra mano che m'avanza,
ci sono ancora dita di speranza:
tre per qualcuno nuovo che sa amare,
e gli altri a quelli azzurri come il mare.
-Come...azzurri?- Provateci a pensare!



LUCI NELLE BOTTIGLIE

Figli del nostro tempo siamo e soli,
appesi a mille chiodi i nostri voli,
immerso abbiamo tutto il nostro sogno,
dentro bottiglie vuote per bisogno
di una speranza ancora e in mezzo al mare,
vagano mille luci da cullare.
Figli del nostro tempo siamo e soli,
i nostri sogni chiusi e senza voli.



                                    MAGIA BUCATA

E poi t'accade dicano: puoi farlo!
Però i pensieri sono andati via
fuggiti come avessi dentro un tarlo
che m'ha bucato tutta la magia.
Questo è il momento, l'ora del mio treno...
in bocca resta solo del veleno.
Ma cos'è questa fosca mia tortura
che mi fa amare ciò che m'impaura?

 

                                     

SAPORE DI MORE

Niente è mai come immagini che sia,
niente di ciò che accade ha una magia,
per questo, dentro una pagina bianca,
disegno e prendo tutto ciò che manca
alla mia vita senza più sapore,
disegno e torno al tempo delle more...
ma non mi basta e il frutto ch'è negato
mi fa gridare ...aspettami! (E' passato!)


                                              PAROLE

Le mie parole, tutte le parole,
sono strumenti, tasti per le dita,
non le lasciamo come morte e sole,
diamole ascolto , diamole la vita!
Nasce un'orchestra, e musica diventa
la storia scritta chissà quando e dove,
voce raccolta perchè poi si senta,
ai misteriosi bordi dell'altrove.

                                      

 

ERA FELICE

Era felice, disse, ma s'uccise,
una sottana rossa lei si mise,
si gonfiò come fosse il mio pallone,
buttato, come lei ,dal suo balcone.
Perchè lo fece? Questo non si sa,
s'è sfracellata e dirlo non potrà.
Era felice, come quando l'onda,
mi porta a galla, e tutta poi m'affonda.


                               ALZHEIMER

- E' solo incontro? Chiamalo destino,
strada tracciata, e quando non so dire,
ma noi artecifi, o semplici pedine,
già c'eravamo, in quell'alba rosata -
Disse l'amata, essendosi scordata,
che, lì vicino, aveva suo marito,
e non ferito, perchè pur l'amava,
lui l'ascoltava,e sempre l'ascoltava.

                                 

COME PREGHIERA

Posa la mano tua sui miei capelli,
carezza i miei pensieri ora arruffati,
si spiegheranno al vento come vele,
docili come panna che tu spalmi,
quando cucini torte ai compleanni,
e sono andati via così mille anni ...
Di chi? Di figli sparsi per il mondo.
Posa la mano tua sui miei capelli!

                               

I BACI CHE MI HAI DATO

Poi d'improvviso, il gioco ecco si è rotto,
il carillon è muto , e ferma resta,
la ballerina senza più ballare.
Pare sospeso il tempo e ghiaccio il sangue.
Cento anni...cento, devono passare?
Cent'anni sono già tutti passati,
sono volati, principe, volati!
Erano troppi i baci che mi hai dato.

 




                                     LA PIOGGIA VA...

E' struggimento o chiamalo rimpianto,
il sentimento lento che mi prende,
mentre la pioggia batte sopra i vetri,
e pare quasi piangermi nell'anima.
E guardo dietro, a strade ormai percorse,
e mi riprendo un solo sogno almeno.
La pioggia va sull'anima lavandola,
io stringo forte un caro sogno libero.

                                






FRAGILITA'

Fragilità, come vorrei tu fossi
bolla leggera, libera nel cielo...
al sole ruberei un raggio rosso
per poi legarlo al suo piccolo stelo
e, come un fiore nato dentro un fosso,
io l'offrirei nascosto nel mio velo.
Fragilità, che darti ora non posso,
perché fugge leggera verso il cielo.

 


ESTATE IN CITTA'

Lenta una musica anima la piazza,
ora, assolata e vuota, pare dorma...
musica culla , e pare anima pazza,
che va vagando dentro mura antiche.
M'abbronza e brucia l'afa dell'estate,
i piedi ho gonfi ed il sudore addosso,
dovrei lagnarmi, giuro che non posso,
questa stagione adoro da una vita.
                                           

Rinfresca

Voglia di sciarpa, giacca e stivaletto
di bel calore dentro il caminetto,
nelle giornate corte e smorte e buie
quando pigrizia allenta i movimenti.
Ma lo scandire stanco d'ora in ora
so che intristisce l'anima e la mente,
allora penso al seme nella terra,
nel ventre dove il cuore suo rinserra.
 



 
 


MORIR D'AMORE

"Morir d'amore", canta la canzone,
e non di morte parla, ma d'amore.
L'ascolto zitta e dentro il cuore ride,
perchè mi sento mordere da morte,
perchè mi sento mordere da vita,
mentre lo specchio tutto mi s'è rotto,
e più non vedo il viso mio s'è vecchio,
e se non vedo penso averlo bello.

Io canto piano piano il ritornello...
"Morir d'amore" come pare bello!

 

                                  

CASSANDRA E PRIMAVERA

Si è rarefatta l'aria tutt'intorno,
sbiancano linee,i segni e le figure,
pare un fantasma questo nuovo giorno,
perso tra riti e futili paure.
E' paesaggio d'anima,o presagio,
ma la natura infiora adagio adagio.
Cassandra vaga e Primavera nasce...
chi, delle due, bimba, cresce in fasce?

 



                                      FALCE DI LUNA

Perdere vita e incedere, vuoi, ancora...
ridere, al volo incredulo dell'ora.
E, quando a sera, muoiono le luci,
io chiedo sempre- Dove mi conduci,
mia bianca Luna, falce ,che dal cielo,
scendi nel pozzo e strappi il drappo nero?-
Dorme il Dio Tempo, fugge l'apparenza,
dentro i miei sogni, vivo l' esistenza. 

                            

LA VOCE DEL MARE

Soffia uno strano vento di tempesta,
l'anima è barca fragile di carta,
sbavano le onde e tutto il mare rugghia,
il tempo sbatte e vomita la vita.
E, quando credi tutto sia perduto,
guardi lontano oltre il movimento.
-Fermati tempo, ferma la tua corsa
rischiara gli occhi e guarda l'orizzonte,
lì c'è la fine nostra e c'è la fonte!-
Si rasserena l'acqua e poi s'azzurra,
il mare -vieni!- dice, anzi sussurra.

 

                           

BACI VERDI

Cullo me stessa, come fosse figlia,
col tempo imparo a tenderle una mano:
- Ti stringo piano, bimba mia non nata,
senza paura, canta una canzone,
che quando canti sento un'emozione,
e tremo ancora, come quelle foglie,
che sopra i rami, quando è Primavera,
di baci verdi coprono i germogli.-

                             

PENELOPE

Dentro un vestito stretto e disadatto,
incatenata, l'anima non muore,
ma si protende verso l'infinito,
cercando luce, scorre in vene e pelle.
Filo di seta, bozzolo lucente,
dentro un vestito stretto e disadatto,
come farfalla, lotta per volare.
Il Tempo tesse e Penelope disfa. 




FIORI SUI MANDORLI

E Carnevale porta la sua croce,
come cicala brucia la sua voce,
come cicala brucia i suoi colori,
dentro un sol quadro: tutti li divori!
Nell'aria sparge cenere e coriandoli.
Fenice aspetta fiori sopra i mandorli.
E Carnevale porta la sua croce...
fiume di legno in cerca d'una foce.

                                 

E SE HO SVUOTATO L'ANIMA


E se ho svuotato l'anima dal pianto,
poco ora resta: un canto sottovoce,
la sfumatura lieve di un colore...
non un sol grido forte, una passione,
o dei singhiozzi, senza che si sappia
come e da dove nasca il movimento,
se sia tormento o solo un'emozione.
E se ho svuotato l'anima, la perdo.
                                



TESSERE AMORE

Tessere amore, è tessere parole,
quelle belle,( tu vali... sei preziosa )
quelle che disse, timido e perduto,
lui, che baciò il tuo volto, il ventre e il seno,
e poi, ridendo, toccò tutte le stelle,
e le raccolse e chiese- Sono belle?-
Tessere amore, è pur dire qualcosa...
un filo d'oro, il velo tuo da sposa.



SOLE, SENZA SOLE ( terzina lirica con rima classica)

Potrei cercar parole come il sole,
o dolci come bimbi addormentati
o belle come fossero d'amore.

Potrei togliere forza al tuo dolore,
rubare odore e musica alle viole,
dentro conchiglie nascondere fiati.

Potrei sentir messaggi inascoltati,
così passare intere tutte le ore,
poi raccontarti magiche mie fole.

Noi siamo nati, amore, senza sole!

 


COME RUGIADA ( terzina lirica)

Come rugiada sopra fiore brilla ...
così lo sguardo splende del mio amore,
ed io dimentico ora qual è l'ora.

Mi perdo e penso e dico ed ora ...
come farei senza questo mio amore,
e guardo quanto ancor la fede brilla,

al dito messa ormai anni fa e brilla ...
sì da tant'anni e luccica pure ora,
come lo sguardo bello del mio amore.

Se ora m'abbracci amore brilla il cuore.


UN VECCHIO ALBUM

Un vecchio album, che giro e sto a guardare,
dentro ci sono foto un po' sbiadite,
storie di vita tutte da sfogliare,
di bei momenti oppure di ferite,
quadri d'amore, immagini un po' amare.
Torna il passato, a galla nelle vite
e affiora tutto come sopra il mare.
Così è il ricordo, l'onda dopo l'onda...
che si dilata e il cuore ci s'affonda.

IO SONO UN RICCIO

Io sono un riccio, porto nel mio cuore,
una ferita, ferita d'amore,
metamorfosi faccio al corpo mio,
porto le spine, però rosa er' io,
dissi che s'era del tutto guarita,
ma lì nascosta, avevo la ferita,
sono ora riccio, addosso ho le spine,
come farfalla, aspetto che mi viene ...
... un nuovo amore, in bozzolo di seta,
su una stellina o su stella cometa.
Io sono riccio, eppure fui farfalla,
forse un pescetto tiratosi a galla,
però ricordo il bel tempo che fu,
quando da struzzo amavo la mia gru.





 

COME GRETEL



Mi cerco dentro i vicoli dell' anima,
dove restano gli attimi miei persi ,
in scuri labirinti.
Mille suoni rimbombano .
La loro eco conosco.
Una favola pare. Come al bosco,
sono Gretel che briciole raccoglie.
Foglie cadono a terra,
come pane si sbriciolano.
Forse sono i miei sogni,
semi dispersi, resti a me avanzati ,
e che fossero miei veri bisogni,
questo non lo sapevo.
Pure dentro cullavo.
Ma la tua voce, adesso mi richiama,
e mi cerca e mi vuole,
alla luce del sole.


                                             

 

GRANI DI MARGHERITE

Sgrano i miei giorni
chicco su chicco,
sgrano i miei giorni,
senza ritorni,tutti li vedo,
stesi per terra,
stesi sul campo,
senza la guerra,
tutti i miei sogni,
sono svaniti,
chicco su chicco,
tutti perduti.
Ma se sorrido,
è perchè credo
germini il prato
di margherite.
M'ama, non m'ama...
ho molto amato,
e allora dico:
-Latte versato,
ed ho nutrito,
bene l'idea,
che nulla perde,
ma tutto crea-.

 


  


L'AMABILE PAROLA

Bello è il tuo nome, dolce Primavera,
bella, profonda e amabile parola,
che basta dirla e, come una chimera,
vedi, per terra, nascere una viola.

Bello è il tuo nome, porta vita vera,
ti risolleva il capo e poi consola,
e dice a ognuno- Muoviti, sù!..Spera!
S'avvera adesso il sogno tuo...vai e vola!

E non importa perdere l'idea,
che ti ricorda il tempo che va via...
Godi al profumo, che, come marea,

s'alza dal prato verde! Tu ,mia dea,
spandi la vita e parli di poesia.
Bello è il tuo nome, amore è quel che crea.

 

 





Primavera di magia e veleni...
con sorpresa finale



( piccolo rondò)



 

Vien Primavera e nuova linfa porta,
cerchio su cerchio girano i miei giorni,
di fiori belli colma ha la sua sporta,
cerchio su cerchio conto i suoi ritorni.

 

Vien Primavera e volan gli unicorni,
onda sull' onda va la tua magia,
come alla festa, bimba ora t'adorni
di gioia piena, sembra a noi follia.

 

Vien Primavera e questa non è mia,
di primavere verdi ho pieni i seni,
inutilmente provo nostalgia,
resta soltanto un pozzo di veleni.

 

Vien Primavera, è vera e l'ho già scorta,
stùpida, sento fremere il mio cuore,
non bussa, passa e salta la mia porta, ì
e la mia gioia persa è nel dolore.

POST FINALE ALLEGRO

Vien Primavera, ride ... l'ho già scorta,
stupita, sento fremere il mio cuore,
mi bussa forte ed apro la mia porta
viene e mi porta sporte di colore.


 
 







                     CORIANDOLI E NEVE

Di neve o coriandoli vedo
i fiocchi discendere in basso,
di strani connubi si vive:
di bianco mischiato con nero,
e rosso e poi splendido blu ,
e tutto l' illumina il giallo.
E penso: con me vivi tu.
Di strani connubi si vive:
coriandoli fusi con neve. 




FRASI DISTRATTE

Nell'eco di frasi distratte,
rivivo un momento lontano,
ricordi che affiorano piano,
parole perdute, ma intatte.

E suoni e profumi e poi corse...
-Chi arriva per prima!- Un gioco.
Sorrido, poi penso- Per poco
un dono ho goduto, ma forse...

son cose pensate e mai fatte.-
Pensieri ora, come farfalle
ricordo :eran bianche, eran gialle...
alcune eran rosso scarlatte.



 

STRAPPO LE SCORZE

 Strappo dal cuore scorze di disegni
spalmati sopra, sognati bisogni,
e s'apro ancora,l'anima all'amore,
mormora il mare, muore il mio malore.
Dondola l'onda, dondola sull'onda,
musica piana, minima e ruffiana.
-Cloppete cloppe -corri mio cavallo,
lungo la riva segui il mio vascello.
Cavallo bianco, simile a un gabbiano,
-cloppete cloppe- in cielo, sù, lontano.
Dal sogno segni segnati e spalmati ,
al cuore strappo nuova scorza morta,
-cloppete cloppe-corri mio cavallo,
 perché il vascello il cuore mi si porta.
 





DI SENSAZIONI VIVO

Di sensazioni vivo e poco ancora.
Di mani calde sopra la mia pelle,
e cielo rosa quando arde l'aurora,
che poi la notte accoglie in sè le stelle.

Di sensazioni vivo, le più belle.
Ma pulsa il cuore forte, certe volte,
quando mi prende smania da ribelle,
 e ho sensazioni perse ed altre tolte.

Di sensazioni vivo, quelle stolte,
quelle che credi niente e vanno perse,
ma sono come rose in siepi folte,
danno colore e odore a vite perse.

Di sensazioni vivo e tinte terse,
quelle che solo vede ch'innamora,
quelle che, come terre non emerse,
nascoste stanno quando è giunta l'ora.
 




Cos'è la poesia?



Cercare il senso o forse solo un fiato,
suppone cose, vite definite,
perciò cercare credo sia sbagliato,
suppone luoghi dove le ho smarrite.

Cercare dentro aperte vene vita,
(la linfa o sangue, tutto scorre uguale)
trovare solo inferta una ferita,
riderci tanto, pure se fa male.

Cosa cerchiamo? Cosa? Solo ascolto!
Tra sassi e mare, amare, amare, amare.
E quel respiro dato che ci è tolto.

Cosa cerchiamo? Solo non star soli.
Tra sassi e mare, amare,amare, amare.
E una carezza calda che consoli.


LA BELLEZZA DENTRO LE PAROLE

Da allora sono bella, da quel giorno
in cui il tuo sguardo vide il mio volto,
era nascosto dentro un mio racconto
e lo vedevi chiaro tu leggendomi.
La mia bellezza dentro le parole,
la bellezza dentro storie inventate,
che da me sono nate e poi soffiate
che da te sono state poi baciate.

 


Esperienze

Sono allungata e fingo d'esser morta,
non muovo membra, nè spingo la porta,
trattengo pure l'alito nel petto,
voglio provare morte ed il suo effetto.

Però mannaggia ... (Etciù!) al mio starnuto
mi muovo tutta e morte n'è venuta.
Così m'arrendo e dico- Non importa,
non c'è esperienza fatta da una morta!

Caldo il mio corpo, bacio la tua mano,
scorre il mio sangue, ti carezzo piano,
Sono allungata, morbida sul fianco
d'amarmi tanto, guardami, sei stanco?
Morte e poi vita, cambiano le carte,
un anno viene e l'altro se ne parte.

 



 
Non metto rose

Su tela bianca, segni colorati,
(agli occhi, al cuore e mente mia parlano),
caldo e freddo vi sono imprigionati,
come i rumori, e musica diventano.

(Nascosta in bianca tavola, una voce
che dice e dice, e muore nell'ascolto).
Sì, tutto parla, e pure tutto tace.
La realtà colore ha del mio volto.

Lei vive chiusa dentro la mia pelle,
e si proietta fuori, nelle cose,
dietro una scia blu d'eco ribelle.
Oggi non metterò, su tela, rose.

Segni e colori misteriosi, il Caos.
Inizio vivo, possibilità.
Così mi sento, in piena libertà!






 

L'APPLAUSO

Belli che siamo! Belli e tanto bravi!
D'animo giusto, eppur ... sentimentali,
(e tralasciamo pure come urlavi,

le parolacce tue fondamentali).

Ma nella luce, sotto i riflettori,
ci trasformiamo, siamo grandi attori!

Belli che siamo! Belli e generosi!
Artisti estrosi e ...sentimentali,
senza nessuna vile bile... hermosi!
Tutti dovrebber essere tali e quali.

Ma sol ci rode quell' applauso preso
dall'altro brocco attore senza peso.

 

 
QUESTO MONDO VIRTUALE



E questo è niente, pure se ci metto
il cuore e quella parte mia negata,
e speranze e poi sogni ed emozioni,
e appagamenti leciti dovutimi,
cento ricordi vivi e le visioni,
le informazioni e crescite e illusioni,
e ancora verdi e pianti attimi persi,
e di bellezza voglia ed innocenza,
e il tempo rubo al fare sempre solito...
questo non è che niente.
Se è vero, come è vero,basti un gesto,
spegnere o fare assenza solo un poco,
per avere tra le mani solamente,
un niente.
Ma poi, cos'è mai ...un niente?



Come in corda


Come in corda pizzicata d'arpa
nasce musica dalla mia follia
passo di danza con piede senza scarpa
così il ballo di questa vita mia.

Come pianto la musica si perde
cercando va l'età sua più verde
arpa, scarpa, la musica, la vita
girano intorno dentro una ferita.

Come in corda pizzicata d'arpa
scappa Cenerentola senza scarpa
senza carrozza e senza i bianchi cavalli
musica senti e pur piangendo balli.


 
IL SUONO DEL VIOLINO

Nella mia anima vive
il suono di un violino.
Mi commuove, mi prende:
come farlo sentire?
La musica che ho dentro
ha maschera di ferro
e chiodi che feriscono.
Perciò, vai pure via
se temi di soffrire.
Io ho con me questa musica,
il suono di un violino
che vibra. Un dolce miele
ho dentro, che ti diedi
ancora da innocente.
Ma il violino non so,
e mai saprò suonarlo.




SENZA MOLTO VIAGGIARE

Sì, ho solcato scuri cieli a notte,
ma devo dire, senza fare viaggio,
e cavalcando nuvole, a più frotte,
guardai solo tempo che fu saggio.


 Attraversato terre ho talora,
ma, devo dire, senza fare viaggio,
gira la giostra, mia era quell' ora
andava verso dove c'era un raggio.


 Sopra una scia, io ho camminato,
sì, ho solcato scuri cieli a notte,
riflessa in vasto mare disperato,
le scarpe, dicono, erano ali rotte.


E cavalcando nuvole, a più frotte
io sono andata indietro nei miei giorni,
le vite sono àncore ridotte,
porto non trova chi vuoi che ritorni.


E l’orizzonte sempre s'allontana,
guardai solo tempo che fu saggio,
se bevi troppo, solo a una fontana,
corta è la via, e non arriva maggio.

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                 M'E' SCAPPATA L'IRONIA

M'è scappata l'Ironia,
in un soffio s'è fuggita,
io credevo fosse mia,
lei, invece, è andata via.
Mi ha fatto - Marameo!
Se m'acchiappi son babbea,
non accetto, io, comandi,
sono libera da amanti.
Chi mi vuole, non m'afferra,
sono "moi" che lo sotterro,
e ricasco sempre in piedi,
se tu pure non ci credi.-
Sono dunque rassegnata
il mio spirito è patata,
se volevo figurare,
non lo posso ora più fare.
M'è scappata l'Ironia
m'ha lasciata con Follia,
triste e mesta con i morti,
che non hanno tutti i torti.


  
                                       NOI DUE

Noi, per destino, mai saremo insieme,
pure se le ali abbiamo aperte in volo,
insieme, colti da sogni e pensieri.


 Noi due che dell'amore abbiamo il seme,
ma non terra d'autunno, che ari solo,
spezzati come fossimo bicchieri.


Ma aspettami sull'orlo del cammino,
aspetta me, che a te verrò vicino

 

(Prova tecnica in novenari)

Invento la vita che voglio
con atto ribelle d'orgoglio,
così sulla tela coloro
unendo l'ortica all' alloro,
o il cielo al confine lontano...
lì dove m'arriva la mano
a cogliere i raggi del sole
siccome in mazzetti di viole.
E rido pensandomi folle...
son come l'amore mi volle!



Coraggio  di vino

E ancora mi chiedo se valga
cercar di piacere a ogni costo,
sperare che l'animo salga
uscendo da dove è nascosto,
per qualche sorriso prevalga
pigiando dal cuore il mio mosto...
ma il nocciolo sai tu qual è?
coraggio puoi farlo da te!
 



RIME BIFOCALI
Verso il verso nello stagno,...
perso in acqua trovo un ragno,
terso in cielo sale un lagno.

Cingo l'oro con l'alloro,
stringo forte il mio tesoro,
fingo d'essere ossimoro,
Sale un canto piano piano,
male forse è il sale invano,
strale è al cuore chi è lontano

 
Un foglio bianco

Un foglio bianco, qui, sul tavolino,
aspetta un mondo che Maria colori,
di rosso, verde, giallo e di turchino,
che ci racconti storie dei suoi amori.
.
Ride Maria, perchè non ha timori
e racconta di un bacio e una carezza ,
presi, s’incantano due ammiratori:
Maria ride, e il loro cuore spezza.

L’uno dei due, vinto da tristezza,
chiede alla bella – donami un sorriso!
Maria l’ascolta, piena d’allegrezza
e tutto le s’illumina il bel viso.

Un foglio bianco ora è un Paradiso
perchè dentro risplende un bel gioiello
-Dona a me pure , dammi il tuo sorriso!
Si lagna e prega ora anche Marcello.

Risponde lei, guardando il giovincello
-Piangi ma non sai che il tuo destino
colore ha , e come un fiore è bello
dolce amore mio, caro..sei Arlecchino!