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lunedì 29 luglio 2013

acrostici





 
 
 
 



 
 TRENT'ANNI DI ACCADEMIA ALFIERI
 
 
A ll'Accademia tanti auguri faccio,
C antando vado sol per la tua festa,
C antando e pure meglio se mi taccio,
A uguri mille e un che me ne resta,
D evo dire che molto mi ha giovato,
E ssere socia e scrivere in bacheca,
M ia giovanetta, molto m'hai aiutato,
I ntelligente mente e non ciofeca,
A uguri mille e un che me ne resta,

A uguri mille e un che me ne resta,
L odo ed odo tutti i tuoi consigli,
F arò tesoro, messi li ho in testa,
I eri, oggi, doman...come conigli
E scono fuor cilindro, e chi li arresta!
R icordi quando senza avere artigli,
I o ci provavo, tosta e non modesta?
 
 
 
 
RITMO-RITMO-RITMO

R-itorno e come l'onda mi riavvito,
I-ntorno giro, a un vortice infinito,
T- endo l'orecchio al battito del cuore,
M- orte e poi vita pulsa il suo rumore...
O- ra dopo ora, madre terra onora!

R- itorno e fuggo come l'onda in mare,
I- mmersa e persa in questo mio vagare,
T- i prego, lascia andare il mio cammino,
M-ia madre o terra e caro mio destino...
O-ra dopo ora il sole mio m'indora!

R-itorni vanno, dentro il moto eterno,
I-nseparati sono estate e inverno,
T-utto si muove, e pure tutto resta,
M-a è sempre vita, come fosse festa...
O- ra dopo ora, siamo qui ... finora!

 
 
 
LA POESIA NEL CUORE

L- ibera sono, perchè ho fantasia,
A- mo la vita e campo in allegria.

P- er un pensiero solo so godere,
O -piango quando dici di tacere.
E- stasi dolce, panna ora montata,
S -e afferro un verso, metto ali di fata,
I -o vivo sempre come dentro un sogno,
A- mo poesia, sento il suo bisogno,

N -on saprei come vivere, se muore,
E- sarà vuoto, sempre vuoto il cuore,
L -anguido e triste, senza più l'ardore.

C -uore mio, batti versi e belle rime,
U -nica vera gioia...le mie prime
O- re trascorse in dolce compagnia ...
R -icordi? Insieme in voli di poesia,
E- ntrammo dentro un mondo di follia.
 
 
 
 
CON LEI RIDEVI

M-a ormai davvero non t'amo, non più,
I-l lungo inverno gelava il mio cuore,
L-'ho attraversato tutto, c'eri tu,
V-olevo prima solo un fiore... un fiore,
I-nvece neve e neve e nulla più.
A-maro amore lasciami l'odore
 
D-ella mia siepe. Rose rosse e, orsù,
I-nnamorata nuvola d'ardore,
M-eravigliose rose ...oh!Non godevi,
I-nvece gode chi con me ora c'è .
C-osì è la vita, ma non lo sapevi.
H-o nostalgia di te, che non vedevi,
E- ro al tuo fianco, sempre lì per te,
L-' altra era giovane, con lei ridevi...
E-con me, inverno freddo, e mi perdevi.


 
 
INSEGUENDO I COLORI
 
M'- innamorai, seguendo dei colori,
I - nutilmente, rotta cambiai in corsa,
L- a scìa aveva un fascino inconsueto.
V- iva sembrava, come mi chiamasse,
I- nsegui- disse- me, vienimi dietro,
A- scolta il cuore, quello non t'inganna,

D-agli fiducia, gioia lei ti porta,
I- ndicherà di strade, meraviglie,

M-i raccomando credici davvero,
I-mmensamente, sempre, sempre, sempre,
C-omprendi bene- nuovamente aggiunse,
H-ai faticato molto migliorandoti!
E- finalmente -dico -ora ci sono,
L-à dove il sole nasce e mai tramonta.
E-ccomi ...sono Milvia Di Michele!






giovedì 4 luglio 2013

Canzone d'oblio














D'OBLIO


Sorpresa lieta è riuscire a vedere
le strane strade fatte dalla sabbia,
e la rabbia ci scivola disciolta,
in quelle calde sere
d'ozio, che tutto annebbia e tutto ingabbia.
Mare quasi una favola.
Liscio come una tavola.

 

Degli interni paesaggi rovesciati
guardo il segno e la vita rubo e prendo,
serbando la sua immagine raccolta
negli occhi. Ma baciati
dall'onda, che li bagna e va morendo,
lascio i calchi ingannevoli,
fermi e pure mutevoli.

 
Io, su strade di sabbia, vado al  mare,
che d'amare mi parla ...come un dio,
che ha parole d'amore. E più d'oblio.

 
             
contiene anche "D'OBLIO"
  Collana Orizzonti

  Prefazione di Caterina Aletti «Sii sempre con me, prendi qualsiasi forma, portami alla follia. Solo non lasciarmi in quest’abisso, nel quale non riesco a trovarti». Emily Bronte Sembrerebbe, la poesia, il più adatto tra i generi letterari ad interpretare il sentimento amoroso. Più potente ed evocativa della prosa, con la sua straordinaria capacità di sintesi trasmette, con un verso, tanti concetti e stati d’animo; infatti, parafrasando Charles Bukowski, «la poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ne impiega troppo». Come la poesia rivela l’essenza della vita, così l’amore svela la nostra sfera emotiva. Ogni amore è esclusivo, irripetibile, e allo stesso tempo universale; rimuovendo il nostro bagaglio di esperienze, di comportamenti e di convinzioni, ne rimane ancora il nocciolo: quella radice comune a tutti noi, che ha accompagnato l’evoluzione dell’uomo, ispirato, in epoche differenti, versi di grande liricità, intramontabili perché intramontabile è l’impulso che libera il sentimento. Da tempi antichissimi, non c’è poeta che non si sia pronunciato sull’amore, cantato in varie forme, a seconda delle correnti letterarie e delle epoche storiche. Solo per citarne alcuni esempi, c’è l’amore paragonato a una tempesta crudele che travolge gli animi, celebrato da Saffo; l’amore puro, dei poeti di corte, che in Italia fu raffigurato dalla Scuola Siciliana di Federico II di Svevia; l’idealizzazione del sentimento d’amore con gli stilnovisti che trasferirono in versi «quello che l’Amore detta da dentro». L’amore, motore delle nostre vite e completamento nelle nostre esistenze, assume molte sembianze. Amano gli uomini, le donne, i bambini. Si amano le persone che ci accompagnano nel nostro cammino, i luoghi che incontriamo, le vocazioni che contraddistinguono la nostra vita. Si ama Dio, il creato, l’universo, la natura, e ancora qualsiasi entità. A primeggiare, in queste pagine, è l’amore sensuale, di cui viene fornito un vero e proprio compendio. Riecheggiano i palpiti del cuore nella descrizione della tenerezza di un abbraccio, dell’eccitante e logorante attesa durante l’assenza della persona amata, del senso di vuoto e di dolore per un amore finito, della folgorante passione, dell’entusiasmo per un progetto di vita insieme, intesa come la più completa esperienza umana, e di tanti altri frammenti che gli autori prescelti per questa antologia hanno estratto dal loro interiore svolgimento esistenziale. Questi poeti hanno risposto all’esortazione del titolo del libro, Verrà il mattino e avrà un tuo verso, testimoniando come l’amore si è palesato nelle loro vite e aggiungendo un barlume nei mattini della poesia dei nostri anni.