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sabato 12 maggio 2012

CARMINELLA CANTAVA

"quadro di Cascella"



E Carminella cantava!
Carminella era, è mia madre.
E, quando dico che è mia madre, vuol dire che non è quella conosciuta da ciascuna delle mie sorelle, o da mio padre, o da un parente..
Mia madre per me è stata unica, perché nei rapporti ognuno è unico.
Noi tutti ci modifichiamo relazionandoci, figurarsi la madre con una figlia!
Quando era con me, lei appariva com’era... solo a me.
E Carminella cantava !
Con il tremolio che ha la voce antica delle contadine.
E tra noi nasceva la complicità.
Il suo canto per me era ....altro che femminismo!
Era ribellione ironica, superamento dei confini che le avevano messo, che sentiva stretti, ma dentro i quali ci era entrata da sola,senza apparenti costrizioni.
Cantava ... e allora tutti zitti: figlie, marito, il vicinato che la rispettava. (Quando cantava ancor di più.)
Il canto di Carminella è la mia energia. Il resto non conta. Non conta la sua fragilità, non contano i suoi sogni premonitori, ( la sua chiaroveggenza faceva paura!) la sua salute fragile ( ah! Il suo cuore..e che altro poteva ammalarsi a mia madre?)
Se mi chiedessero di salvare un ricordo di lei, questo porterei con me: il suo cantare.
Ed era pure un po’ stonata! Proprio come me.

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