Questo è il mio luogo, qui sono nata e vivo.
Per caso, per un semplice fottutissimo
caso. La mia goccia di energia poteva andare a finire ovunque, anche
evaporare semplicemente. Questo io lo so ...ma voi?
Voi che mi vedete qui radicata, che vi
aspettate comportamenti doc e dop...voi?
Io non so nemmeno cosa volevo o potrò
ancora diventare... ma voi credete tutti di conoscermi .
Già, perchè non v'importa granchè di me, di chi io sia davvero...non v'importa.
E perchè mai dovrebbe importarvi?
Io sono altro da voi...anzi io sono un
limite per voi.
E voi lo siete per me..limiti...siamo
limiti gli uni agli altri.
Questo siamo? Questo soltanto siamo?
Dunque essere soli
significa...significherebbe ...non avere limite, essere ...DIO!
Che sciocchezza!
Ma se escludiamo questa
unica risposta folle, la domanda resta nell'aria.
Chi sono? Chi siete? Cosa siamo gli uni
per gli altri?
Intanto abbastanza simili, poiché ci
comprendiamo ( più o meno) e comunichiamo.
Simili pure in quest'egoismo che ci fa
tener stretta la nostra identità, come fosse la cosa più preziosa. Ma è la cosa più preziosa!
Che tuttavia non esclude l'identità
degli altri, anzi, da queste viene rinforzata e arricchita come fiume
da affluenti.
E allora voi non siete altro che
portatori d'acqua per me, ed io sono il mio fiume.
Per voi, al contrario, io sono fonte e
voi siete il corso principale.
Così siamo acqua che scorre raccogliendo gocce, rivoli. A volte fango e detriti, altre ancora foglie secche e tronchi morti: cadaveri galleggianti in decomposizione viva.
Sì, siamo acqua che evapora, o che si gonfia con la pioggia.
E che cerca il suo mare.
Allora non è questo il mio luogo, non più di altri che incontro scorrendo via.
Il mio luogo è il mare.
Sì, siamo acqua che evapora, o che si gonfia con la pioggia.
E che cerca il suo mare.
Allora non è questo il mio luogo, non più di altri che incontro scorrendo via.
Il mio luogo è il mare.
Però accoglietemi quando passo
lambendo i vostri territori erbosi, quell'attimo soltanto sarete
parte di me ed io di voi, il mio luogo sarà il vostro,
come in questo momento che mi state leggendo, che io vi attraverso.
Come in altri momenti, quando in
qualche modo mi attraverserete.
(Milvia Di Michele)
foto di Paesaggi d'Abruzzo ( costa dei trabocchi)
Insieme assaggeremo il sapore di
sale del mare e ascolteremo parlare le onde, come solo loro sanno fare, con
quella voce che sa raccontare l'eterno.
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E non c'è tempo che sia mai il mio tempo, o luogo che mi possa imprigionare...
però mi chiedo perché, questo fuggire, ha così forte il sapore d'un ritorno.
(Milvia Di Michele)
...mi attraversi, quindi ti accolgo...
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