Come un latrato alla Luna il mio cuore
forse ardendo dell'ansie concitate
debole grida, qui, dove il sognare
s'apre ai misteri della Notte. E prone
così le membra mie giacciono a terra,
sfidando le Tempeste e queste rade,
e questi ponti eternati, e il fioco lume
del Sole all'orizzonte; e la mia oppressa
anima in pianto, perduta protende
ai crani delle nubi il suo sospiro.
Così trascorro le prime ore e il vento
della Notte, e vegliando ai vaghi strali
d'astri irridenti ricordo il meriggio,
e alle infinite vie d'un bivio, udendo
il muggir delle vette, chiamo i vani
fiori a reggermi il sonno; e il tempo è giunto,
l'istante odiato che crolla nel sogno.
forse ardendo dell'ansie concitate
debole grida, qui, dove il sognare
s'apre ai misteri della Notte. E prone
così le membra mie giacciono a terra,
sfidando le Tempeste e queste rade,
e questi ponti eternati, e il fioco lume
del Sole all'orizzonte; e la mia oppressa
anima in pianto, perduta protende
ai crani delle nubi il suo sospiro.
Così trascorro le prime ore e il vento
della Notte, e vegliando ai vaghi strali
d'astri irridenti ricordo il meriggio,
e alle infinite vie d'un bivio, udendo
il muggir delle vette, chiamo i vani
fiori a reggermi il sonno; e il tempo è giunto,
l'istante odiato che crolla nel sogno.
(Massimiliano Zaino Di Lavezzaro)
magnifica!
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