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sabato 14 ottobre 2017

SOGNI E VERGOGNA


 
 
 

SOGNI E VERGOGNA


Con dentro i sogni (e più dei sogni erano)
sono rimasta, come seme secco,
al limitare della vita in fiore,
ad aspettare l'acqua, che s'arresta
tra sassi e fango e dighe innaturali,
anche se brilla in cielo la mia stella,
lucida e bella, come quando nacqui.

Offesa sono stata eppure tacqui,
della vergogna sciocca fui sorella,
che meritavo, dissero, i miei mali,
(ma avevo sogni e voglia di far festa,
ma io cercavo solo e sempre amore).
- Lasciami ora, ferma quel tuo becco!
Tu dici e mangi e i sogni tuoi si avverano! -

Sono oggi insieme a tutti quanti sperano,
io voglio avere in mano la mia vita,
cerco la gioia, cerco l'emozione,
e cerco il sole ( pure per me nasce!)
Preziosa sono e cara a chi mi ama,
rispetto voglio, merito l'amore,
ho dentro sogni (e più dei sogni sono).

Di presunzione pecco? …Sì? - Perdono!
La tenerezza cerco e, per favore,
che io risponda lascia, quando chiama...
(con lei ritorno al tempo delle fasce,
quando ascoltavo in culla una canzone,
la ninna nanna cara e preferita)...
sento che i sogni miei, così s'avverano.

(Ma secco è il seme e i sogni miei s'annerano!)






































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