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mercoledì 8 agosto 2012

RONDO' PER UNA STELLA CADENTE ..e altri










Rondò per una stella cadente
 
Sopra la sdraio, stesa su di un telo,
respiro a lungo l'aria del mio mare,
a naso in sù, guardando verso il cielo,
sogno credendo, lieve, di volare.
 
Dal mare in cielo, dopo ancora al mare...
Che meraviglia! Che dolce magia!
Volo credendo quasi di danzare...
godo ridendo,  dico: che follia!
 
Giro e volteggio piena d'allegria,
tra bianche nubi vedo la mia stella,
s'è fatta sera, provo nostalgia
della mia terra, pure tanto bella.
 
S'azzurra tutto, brilla la fiammella,
poi mille e mille bucano la volta...
dammi una scheggia, piccola mia stella,
una soltanto resti e non sia tolta.
 
Sopra la sdraio, come in culla accolta,
vedo cadere una stellina al mare,
vola leggera, c'è...c'era una volta...
luce che muore, dolce da guardare.

 



Come in corda

Come in corda pizzicata d'arpa
nasce musica dalla mia follia
passo di danza con piede senza scarpa
così ora ballo questa vita mia.

Come pianto la musica si perde
cercando va l'età sua più verde
arpa, scarpa, la musica, la vita

girano intorno dentro una ferita.

Come in corda pizzicata d'arpa
scappa Cenerentola senza scarpa
senza carrozza e senza i bianchi cavalli
musica senti e pur piangendo balli.




Un foglio bianco

Un foglio bianco, qui, sul tavolino,
aspetta un mondo che Maria colori,
di rosso,verde,giallo e di turchino,
che ci racconti storie dei suoi amori.
.
Ride Maria, perchè non ha timori
e racconta di un bacio e una carezza ,
presi, s’incantano due ammiratori:
Maria ride, e il loro cuore spezza.

L’uno dei due, vinto da tristezza,
chiede alla bella – donami un sorriso!
Maria l’ascolta, piena d’allegrezza
e tutto le s’illumina il bel viso.

Un foglio bianco ora è un Paradiso
perchè dentro risplende un bel gioiello
-Dona a me pure , dammi il tuo sorriso!
Si lagna e prega ora anche Marcello.

Risponde lei, guardando il giovincello
-Piangi ma non sai che il tuo destino
colore ha , e come un fiore è bello
dolce amore mio, caro Arlecchino!


Quanto amore soffocato
Quanto amore che va via
Quanto amore disperato
Quanto amore da follia


Quanto amore bimba mia
Quanto amore che si perde
Quanto amore e così sia
Quanto amore ancora verde


Quanto amore intorno arde
Quanto amore che t' illude
Quanto amore per bastarde
Quanto amore da palude


Quanto amore che t'ho dato
Quanto amore tuttavia
Quanto amore mio adorato
Quanto amore dato via

 
 

Con la guida dei maestri Tiziana Curti e Dalmazio Masini dell'Accademia Alfieri ( grazie!)






 
 
 
 
Le spine e La rosa


Di notte, le spine nel cuore
tormentano l'anima mia,
rimbombano echi di ore:
passione con rossa follia.

Abbracciami forte, che sia
fuggita paura dal seno,
s'acquieta la mente mia
racchiusa nel nido sereno.

Tu, mio dolce-amaro veleno...
tu, ape di questo bel fiore...
Potessi io amarti di meno
senza sentirmi chi muore!
 
Di notte, le spine nel cuore
tormentano l'anima mia,
rimbombano echi di ore:
passione con rossa follia.


Credevo fosse calda malia
quest'ansia che a notte m'assale
suo nome però è gelosia
di un “atomo opaco del male”.

E penso e ripenso a che vale
cambiare l'amore in pazzia:
la vita è un gran Carnevale,
coriandoli sparsi per via.
 
Di notte, le spine nel cuore
tormentano l'anima mia,
rimbombano echi di ore:
passione con rossa follia.


Torna l'alba e torna l'armonia
danza e gira il cerchio di ore,
lascia al buio, il dì, sua bugia
notte muore e ritorna l'amore.

Come rosa che apre il suo fiore
sopra ramo dipinto di verde
rido al corpo del dolce mio amore
nel suo volto il mio sguardo si perde.


Di notte, le spine nel cuore
tormentano l'anima mia,
rimbombano echi di ore:

passione con rossa follia.


( sempre ringraziando l'Accademia Alfieri )

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