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lunedì 6 giugno 2016

ANCORA MADRE

Altra variante della cinquina incatenata.
Chiudo con una terzina che ha i primi due versi che rimano con quello centrale (anello) della strofa precedente e l'ultimo in rima con quello iniziale, credo si possa definire un tipo di "rondò". Pareri?





grazie Giuseppe! ...Bellissima!



ANCORA MADRE
( a mia figlia Martina)


Nuovo fiore nel ventre tuo si affaccia
e tu figlia che madre già sei stata,
t’illumini di luce più solare
facendo i conti della nuova data
che un’altra vita avrai fra le tue braccia.

Arriveranno attese d’ore avare
di rivedere te crescere ancora
mentre le ansie percuotono il tuo cuore
dietro il sorriso che il volto t’indora,
come quel grande giorno sull’altare.

Si esalterà dell’alba anche l’albore
nell’armonioso fresco d’un vagito.
Somiglierà, chissà, a sua sorella
e s’addormenterà succhiando il dito?
Sorridi amore non aver timore,

avrete in me un’attenta sentinella,
con le sue mani aperte ogni momento,
a rendere i patemi più leggeri
ma ingorda delle gioie dell’evento
e a spasso andare con… la carrozzella.

Lieti con te son tutti i miei pensieri;
sembra la prima volta, appena ieri,
coi passi ansiosi sulla stessa traccia.
(Giuseppe Laccania)





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