Cerca nel blog

sabato 3 gennaio 2015

FEBBRAIO CORTO

 
 

 

Disegno di Cè



LA MERAVIGLIA

Inutilmente tendi le tue mani:
io non le afferro, forse non le vedo.
Eccomi, attendo tutti i miei domani,

e tu m'abbracci mentre sola siedo.


Sterile è il pianto, freddo al tuo calore,
perdo e rimpiango quello che possiedo,
perché non vivo immersa nell'amore:
non lo conosco, almeno questo credo.


Poi, d'improvviso, provo meraviglia
di vite e luoghi che sono lontani,
e sento dentro, quanto mi somiglia
la loro essenza stesa in vari piani.


Innamorata cedo - dai rimani!
Avevo gli occhi aperti e chiuso il cuore,
la vita è solo un battito di ciglia,
la meraviglia è simile al languore.

IL CIGNO NERO

Quale fanciulla balli e ridi al sole,
come se avessi seni bianchi tuoi,
nascosto resta un sogno che ti duole:



d'amare chiedi e solo amare vuoi.
Sei bello quanto è bello il cigno nero:
lasciati andare, il mondo siamo noi.


Poterti amare: un sogno per davvero:
goditi amore, amar non è mai male,
lasciati andare : vieni! Io non dispero.


Alza il tuo viso: vedi? Lo puoi fare:
Il cigno nero, un angelo m'appare!


Alza il tuo viso bello da morire:
io t'amo tanto, oltre il tuo apparire.


 


SE TRASPARENTE

Se trasparente il corpo mio a te pare:
guardami l'anima, amala ti prego,
balla leggera, dentro mi ci annego.


Se d'innocenza veste, bianca appare,
ma sa indossare mille ed un colore:
amala sempre, vive per l'amore!

Se questo viso sfuma e poi scompare:
il cuore batte e pulsano le tempia,
aspetta sempre ch'amore lo riempia.

Ma se non vedi quanto sono bella:
lasciami l'anima, arde come stella.

Ma se non senti il canto melodioso
di un sogno: scappa! E' mio... e meraviglioso!


LA MEZZA LUNA NERA


Sono soltanto mezza luna nera:
faccia nascosta, luna ombra che spera.
Quell'altra ride e brilla nella luce,...
io sono triste e mai mi darò pace.
Come Cirano sempre ardo d’amore,
ma all’ombra resto per ore, ore ed ore.
Tu ascolti al buio ogni suggerimento
mio, a me resta questo gran tormento.
Ma verrà un giorno, presto arriverà,
che un forte abbraccio noi due riunirà

 
QUIETE

Ho sognato un posto,
dove ero seduta, 
 su un cuscino morbido,
 gustando il mio tè, 
mentre tu bevevi 
l'immagine mia. 
Il silenzio ci abbracciava 
e la mia anima era quieta



DI UN RISVEGLIO

E lentamente prendo conoscenza
della realtà che vive e muove intorno,
mi sto svegliando, dunque... e resto senza
tutti i miei sogni e il corpo disadorno.
Era previsto, eppure il mio risveglio
non mi ha trovata pronta e preparata,
più della morte attesa, certo è meglio,
ma non mi serve vivere svuotata.

E lentamente muovo i primi passi,
a piedi nudi sopra aguzzi sassi.

 
 
IN GIOCO
 
Cercando vado, in gioco, l'Armonia,
e so che sempre arriva e sempre canta
Non vuol bravura, perchè la vita,...
che ci ama, ci offre splendide assonanze,
e se le osservi svelano il suo senso,
ma non sapevi ancora di trovare.
 
E trovo invece la filosofia
che riempie il cuore e più la mente incanta.
Questo è l'inizio, dopo ch'è finita
l'attesa in fila in semi di speranze,
ho addosso adesso questo dono immenso:
il sole caldo e dolce aria di mare.
 
E d'improvviso non so più ch'io sia...
mi perdo e trovo dentro l'Armonia. 
 
 

IL VASCELLO


Strappo dal cuore scorze di disegni
spalmati sopra sognati bisogni,
e s'apro ancora l'anima all'amore,
mormora il mare, muore il mio dolore.


Dondola il mare, chiede di sognare,
con voce piana, minima e ruffiana.

Cloppete ... cloppe - Corri mio cavallo,
lungo la riva segui il mio vascello:
cavallo bianco, simile a un gabbiano...
Cloppete ...cloppe - Vola via lontano!-

Cloppete ...- Corri!-.Cloppete... - Soccorri!-
perchè son morta... perchè son risorta.


 
 

FIORI SUI MANDORLI


E Carnevale porta la sua croce:
come cicala brucia la sua voce,
come cicala brucia i suoi colori, ...
dentro un sol quadro ( tutti li divori! )
Nell'aria sparge cenere e coriandoli.
Fenice aspetta fiori sopra i mandorli.
E Carnevale porta la sua croce:
fiume di legno sanguina giù a foce




MASCHERE


E' Carnevale! Maschere, con gli occhi
strappati, pare piangono coriandoli
che in aria fanno allegri scarabocchi.


 E ride un bimbo piccolo afferrandoli...
 da bocche aperte sgorgano, è un dolore
che le manine credono balocchi.

Domani, dentro maschere d'attore,
con sguardi morti e volti d'impassibili,
nasconderemo il vuoto di un amore.

E' Carnevale ... e risa grasse s'odono,
i nostri sensi i freni più non mordono.

Domani ancora cenere vien sparsa
su questa terra resa triste ed arsa.


 

CHE SIA FINITA?

E mi trattengo al limite di soglia,
avendo voglia
dell'inoltrarmi ed essere partecipe...
al mondo attivo pronto a lasciar traccia.
E perch'io taccia, questo non so dire.
Mi prende forse il mal del divenire.
Vorrei restare.
Sentirmi a casa, questo amo davvero.
Però dispero
di essere accolta, almeno questa volta,
che pare io senta ridere il mio cuore,
solo a guardare dalla mia finestra.
Ma mi sequestra
la mia paura.
E il divenire,
come Penelope disfa la mia vita.
Che sia finita?



 

LE PAROLE DEL SILENZIO
 
Cerchiamo parole per dire
le cose già scritte da sempre,
credendoci piccoli Dei,
illusi di stare a creare.
Intorno a noi ruota un silenzio
che parla con mille discorsi,
ma senza restare all’ascolto,
cerchiamo parole per dire
le cose già scritte da sempre.




 

LO SQUARCIO

Fu solamente un attimo, un solo attimo.
E d'improvviso il cielo si squarciò.
Apparve l'oltre, aprendomi il suo volto.
Trapassò il cuore, l'anima straziò.
Fu solamente un attimo, un solo attimo.
Ma il tempo eterno, o il nulla, mi ferì.



Fu solamente un attimo, un lungo attimo.
Lo squarcio resta, nel mio buco d'anima.


 

LA VOCE DEL VENTO

Solo un diverso modo di narrare,
di dire e fare in questa breve vita,
appena prima ancora sia finita,
  appena dopo il pianto dell'errare.



Sterile pianto, viene da quell'alito,
che vuol nutrirsi senza buttare aria,
e sa guardare solo il proprio anelito
ad un' Eterno sciocco, che non varia.


Ma vivi siamo sempre e sempre morti,
e i giorni corti sono sempre corti.

Ma parleremo come parla il vento,
come parlammo cento volte e cento..

Nessun commento:

Posta un commento