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lunedì 3 novembre 2014

NOI FANTASMI NON FACCIAMO DOMANDE.


 

 

 


 

 
 
NOI FANTASMI NON FACCIAMO DOMANDE.
 
Mi rendo conto di non avere più una vita normale. Mi sento come un cane rabbioso in gabbia, ma di uscire no, non se ne parla nemmeno. Non posso. Resto chiusa fra le mie quattro mura, come un riccio protetta dai suoi aculei. Fino a qualche giorno fa uscivo...
fino a qualche tempo fa...
Nemmeno mia figlia viene più a trovarmi.
E devo dire che mi manca. L’ultima volta che s’è fatta vedere si è seduta sulla poltrona del soggiorno. Avrei voluto dirle tante cose, ma non ce l’ho fatta. Così mi sono seduta di fianco a lei, sull’altra poltrona, e abbiamo lasciato scorrere il tempo. Ma sono troppe le cose contro le quali devo combattere ... e mi sento stanca, enormemente stanca. I pensieri affollano la mia mente, come fantasmi.
Mi sveglio di soprassalto...dormivo? Non riesco a capirlo.
Qualcuno ogni tanto viene a guardarmi e allora credo di svegliarmi, è un ragazzo con gli occhi di cielo e la pelle diafana, ha una fasciatura in testa. Forse sta male, forse è ferito. Indossa un camice bianco con i lacci di stoffa dietro ... (strano abbigliamento!).
Eccolo di nuovo...vieni! Sù vieni!...Dimmi di te, così saprò meglio di me. Pare perso, fuori posto... -Da dove vieni? Da dove vieni?-
Di solito non mi risponde, sta un attimo e poi scappa via.
Oggi però prova a proferire dei suoni, come d'oltretomba...- Vengo...vengo... da dove cercano di trattenermi legato alla vita, ma se resto con loro sento dolore.
- E ...qui? E... qui da me? … Quando vieni ... lo senti ... il dolore?
Sta svanendo di nuovo, contorcendo la bocca. La fascia bianca è diventata impura, s'è macchiata di rosso, e la pelle è meno lucente, più gialla, più opaca. Per un attimo ancora mi guarda, lo guardo. Ecco, ora non c'è più. Sono sola, senza la sua compagnia, precipito di nuovo nel non senso.

Precipito …. Precipito ! Qualcosa mi ha afferrato le gambe e stringe forte trascinandomi giù, negli abissi.
-DIO MIO AIUTAMI… AIUTAMI… AIUTAMI !-
Mi aggrappo con tutte le mie forze a ciò che trovo, ma quella cosa è più forte di me. Guardo e vedo solo buio.... e io vengo trascinata verso quel buio.
Non capisco cosa mi stia stringendo le gambe. Non riesco a muoverle, NON POSSO MUOVERLE ! -AIUTO!!! - urlo più forte.
Qualcuno sentirà. Forse i vicini. Forse il ragazzo con le bende.
Stringo forte la testata del letto, ormai i miei polsi, le mie dita non ce la fanno più. Le mie braccia cedono e sono costretta a mollare la presa. Mi sanguinano i palmi.
DIO MIO, DIO MIO... CHE MI SUCCEDE???
Afferro le lenzuola in un ultimo disperato tentativo. Cado a terra, graffio il pavimento e un' unghia mi si alza e inizia a sanguinare.
LA PORTA...LA PORTA... è la mia ultima possibilità.
Mi aggrappo a lei con tutte le mie forze, con tutto il mio corpo, con tutta me stessa. E stringo, mi rannicchio, mi chiudo a guscio intorno allo stipite della porta. Non voglio, non posso lasciarmi trascinare da quel buco nero, da quella voragine.
E’ un attimo. Ho vinto io ? Ha lasciato la presa. HO VINTO IO.
Mi trascino verso il letto e con un pezzo strappato del lenzuolo mi fascio le mani. Non so come fare con l’unghia: dovrei andare in bagno e medicarmi, mettere un cerotto. Ma sono esausta. E ho paura. Paura che torni quella cosa per cercarmi, per prendermi. Vorrei salire sul letto per stendermi e riposare, finalmente. Ma non riesco. Resto seduta a terra accovacciata.

Improvvisamente mi sveglio di nuovo.. Devo essermi riaddormentata. Un formicolio al piede sinistro. Un pizzicorìo. Ora punge. Istintivamente scatto e con la mano colpisco ciò che mi sta pungendo. Mi ritraggo istintivamente di fronte alla vista del ragno. Non uno... due...tre ...MILLE RAGNI corrono verso i miei piedi.
Scalcio per allontanarli, più scalcio più se ne aggiungono e m'invadono arrampicandosi sulle mie gambe. Afferro un cuscino e picchio all’impazzata.
Mi accorgo che un volto mi osserva attentamente... un volto amichevole che non è quello del ragazzo!
Lo guardo e mi sento impazzire... E' QUELLO MIO...MA DI ANNI PASSATI ... DI MOLTI ANNI PASSATI!!!!
Sulla sua testa l'acconciatura da sposa, un coroncina di margherite bianche e gialle intrecciate con fili sottili di fiori di camomilla.
Mi sono sposata venti anni fa.-PERCHE' MI GUARDI???-
E il volto sorride, e poi ridendo svanisce e si nasconde nell'ombra mentre la sua risata cresce e riecheggia e rimbomba.
Ora escono proiezioni di mille miei volti di età diverse, vengono dal passato e si snocciolano davanti a me ...I MORTI MIEI VOLTI!!!
FANTASMI...FANTASMI ...che mi portavo dentro...ora si sono liberati e si beffano di me!
Come hanno fatto ad uscire fuori?
Intanto riappare il volto del ragazzo ferito, non ha più le bende in testa e il suo viso è una luna bianca trasparente e serena.
Mi sorride e sento che non verrà mai più.
Resterò sola...SONO SOLA!
I ragni sono andati via, come la mia paura di loro. Ora ho paura solo del mistero, dell'indefinito, della nebbia e del vuoto.
Eccomi quasi fantasma...FANTASMA???

Realizzo che vedo fantasmi e quindi, se li vedo, ho in comune qualcosa con loro...forse una sensibilità, un dono particolare.
D'un tratto provo un brivido di piacere immaginando di poter accedere a un oscuro universo.
D'un tratto provo un brivido d'orrore immaginando di condividere il loro destino.
E vedo ombre vive dolci e morbide come nembi di primavera, se provo piacere.
E vedo ombre vive e mostruose come belve assetate, se provo orrore.
Tutto è dentro la mia testa.
NON HO PIU' UN CORPO... NON LO SENTO!!!
Solo le idee nascono in me e si trasformano...pure guardo e odo e sento sensazioni ed emozioni, ma è come se le partorissi da sola.
Solitudine profonda, intensa, desiderata mille volte e ora...ORRIBILE! ORRIBILE!ORRIBILE!
Questa casa...queste stanze... sono reali?
O forse sono soltanto LIMITI..LIMITI da non superare, vietati...
Una mano nera, visibile solo all'anima pare voglia trattenermi, ma è tardi, troppo tardi.
-FIIGLIA MIA!!! FIGLIA MIA!!! FIGLIA MIA!!!
Ora ricordo, non c'è più mia figlia, non è venuta più perchè ... E' MORTA!
Sono confusa, mi pare che sono io a mancare alla sua mente e al suo cuore...FORSE SONO IO AD ESSERE MORTA!.. Forse è per questo che non viene più...PERCHE' NON MI TROVA!...EPPURE ESISTO E PENSO.
SONO SOLO PENSIERO...PENSIERO, DISPERATO PENSIERO PRIVO DI ACCOGLIENZA.
Perdo lentamente anche questa facoltà... vago tra musiche magiche e vibrazioni eteree...
e li vedo tutti lì, in mezzo all'OLTRE...
Ho superato i confini, mi mescolo ad energie diverse, MI FONDO CON LORO che mi trasformano e mi inglobano.
ANIME PERSE RITROVATE... MIEI CARI FANTASMI...v'appartengo... credo d'appartenervi.
Una nuvola nera precipita su di me...vuole cancellarmi...io barcollo tra due forze opposte non sapendo che fare...non potendo fare niente.
 
 
Piani diversi di mondi paralleli dilaniano il mio non essere, ma tutto s'acquieta ed evapora dilatandosi... ancora esiste, resiste un po' del mio IO...ancora ...ancora...
Le anime perse non mi vengono incontro, sento che vorrebbero, ma non lo fanno....
CHE DOLORE! CHE DOLORE!...PERCHE' PROVO DOLORE?
COSA MI FA MALE SE NON HO PIU' IL MIO CORPO?

Mi stanno chiamando...mi scuotono e mi chiamano..ma non è questo il mio nome...io mi chiamo MARIA...MARIA!!!
Invece ripetono...Marco...Marco!!! ... MARCO!!!!
Ragazzo mio... forza...ce l'hai fatta!!! TORNA TRA NOI!!!!
HO DOLORE AL COLLO... ALLA FRONTE....
Mi tocco, sono fasciata in testa come quando andai sposa, ma non porto margherite e camomilla, sono spine...è una corona di spine nascosta dalle bende.
Per un attimo vado via dal dolore e ti vedo...dolce...dolcissima figlia mia che sorridi..TI VEDO...VIENI!...VOGLIO TOCCARTI...ABBRACCIARTI...

Mi sorridi e mi carezzi...e mi chiami...ANCHE TU MI CHIAMI MARCO!
Mi dici AMORE MIO GRANDE...MARCO MIO!!!
Sono tua madre...TUA MADRE... ma scompari sorridendo al tuo Marco...al tuo Marco.
Decido che non m'importa chi sono, anzi mi va bene se t'ha fatta sorridere, anche se sei MORTA e sei un fantasma. L'amore che morde il cuore e l'anima, quando ferisce ti segue fino all' OLTRE.
E decido di lasciare il posto ai ricordi di Marco, tanto i miei mille volti sono già in un'altra dimensione...m'abbandono come su una canoa piena di fiori...l'acqua mi culla...poi diventa aria leggera...Lassù tu mi aspetti...
DOLCE MAMMA ..DOLCE MAMMA!!!...MARCO CE L'HA FATTA ...MARCO VIVE!
Non mi chiedo se tu sappia perchè e come...
NOI FANTASMI NON FACCIAMO DOMANDE.

 ( Milvia Di Michele e Cecilia Bonazzi )



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MILCE ( Milvia Di Michele e Cecilia Bonazzi )

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