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mercoledì 3 settembre 2014

poesie di Settembre














FANTASIA D'AMORE (un vento caldo di follia)

Una carezza lungo la mia schiena,
le dita tue mi sfiorano, mi svegliano...
m'inarco, cerco, sento, mi emoziono
e tu mi stringi così ch'io non fugga
e m'abbandoni piena di passione.


Sul collo tuo la bocca mia s'appoggia,
poi ti sussurro ...ti amo, sono tua,
questo momento è nostro, sono tua,
ma voglio andare... tienimi, trattienimi,
chiedimi amore, dimmi di restare.

Una carezza lungo la mia schiena,
un esercizio astratto o poesia...
portami via...portami via...via...
e intanto penso...questa è fantasia,
è solo un vento caldo di follia .









NON E' FINITA
E mi trattengo al limite di soglia,
avendo voglia
dell'inoltrarmi ed essere partecipe...
del mondo attivo pronto a lasciar traccia...
e perch'io taccia questo non so dire,
mi prende forse il mal del divenire.
Vorrei restare,
sentirmi a casa, questo amo davvero,
però dispero
di essere accolta, almeno questa volta,
che pare io senta ridere il mio cuore,
solo a guardare dalla mia finestra,
ma mi sequestra
la mia paura...
e il divenire
come Penelope disfa la mia vita.
 Non è finita.








PERCORSO LENTO

E' questa strada tutta da percorrere,
a piedi, in treno, in volo, e anche sognando,
procedo lenta, non m'importa correre ,
il suo mistero voglio mio, viaggiando.

Procedo lenta, vago camminando,
quello che sento in cuore non si crede,
con le parole cerco e poi rimando,
significati torno, a chi le chiede.

E molto viaggio, eppure resto ferma,
indago e affogo dentro il gran mistero,
ho le ali grandi, volo con la mente.

In questa strada sono un pachiderma,
ma- Ci credete?- volo per davvero
su verso il cielo e vado ..."lentamente".


 

I



In versi liberi...e non potevo che esprimermi così per dirlo...qualche anno fa


 PERDERSI...COS'E'


 Che sia un privilegio
inizio a sospettarlo,
perché quello che non ti dico,
quando ti guardo impaurita
chiedendoti: la mano, dammi la mano!
e tu timoroso, per me:
Oh! Di nuovo! No, resta con me!
Quello che non ti dico...
è che la mia paura d’impazzire
si mescola ogni volta
all’inspiegabile piacere
che provo nel perdermi
perché il corpo che perdo
dilata il suo confine
e lo sento nel mondo e oltre
e sono io il mondo.
Quello che non ti dico
è che in quei momenti
la mia vita è il sogno
che più della realtà
mi si impone e m’invade,
più di quello che tutti
intendiamo realtà.
Che sia un privilegio
davvero inizio a sospettarlo ,
questo mio sentirmi
persa, in terra straniera,
questi sensi ovattati
che dici di non capire
e che combatto respirando
a lungo, profondamente,
quasi per riacchiapparmi l’anima
che pare voglia fuggire.
Sì, inizio a pensare
che deve essere un privilegio
un corpo che non ha dimenticato
la materia di cui è impastato
e lascia ogni tanto
che il simile torni al simile,
così la sua acqua all’acqua
e il ferro al ferro,
la terra alla terra
Però tu prendimi la mano,
abbracciami forte
quando mi perdo...
ora che mi perdo
 



DEL MIO SETTEMBRE

Del mio Settembre ancora non so dire,
so che mi manca tanto da morire
la bella estate, china verso sera,
quando mostrava il suo sorriso, fiera...
e c'era il sole, tanto, ma che importa?
C'era nel cuore, dove lei lo porta,
e nella calma azzurra e forse verde
di chi guardando il mare ci si perde.
Del mio Settembre ancora non so dire,
ma io mi sento dentro un po' morire.

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