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venerdì 18 maggio 2012

Ne ammazza più la cultura ...


Ne ammazza più la cultura che…
Questa frase, benché mancante della seconda parte che non ricordo, l’adoro.
C’est vrai! Ne ammazza più la cultura di …
E sento finalmente una ventata d’aria pulita e fresca.
Si sta così bene senza la saccenteria, il dover  dimostrare di sapere, l’obbligo a complimentarsi per scritti che ci siamo sentiti in dovere di leggere..per non offendere sensibilità rare.

Meglio una sbicchierata in un bar, o una serata di ballo in piazza, quando è estate e si mangia porchetta, si beve birra e c’è un’orchestrina simil romagnola che suona il “lissio”e allora io ballo pure da sola, in mezzo a persone di ogni età, che sono andate a scuola di ballo, o magari no, e che, come me, sorridono a passo di danza.
foto di Azione Creativa
Quante notti d’estate ricordo così.
Al mio paese, quando ci si sposava … ( ormai usanza accantonata)… si invitavano, con un unico biglietto attaccato alla vetrina del negozio di alimentari, tutti gli abitanti ( la mia è una piccola frazione ed era fattibile).
Poi, quando  arrivava il giorno dell’evento, a sera ci si sedeva tutti all’aperto a festeggiare, mangiando panini , dolcetti fatti in casa e torta e ..a ballare.
Il “ ricevimento” poteva essere più o meno ricco, ma la musica c’era sempre.
Io ho cresciuto le figlie con quel sottofondo musicale: i matrimoni ce n’erano sempre, altrimenti qualche motivo per fare festa si trovava comunque e … si rinnovava il rito, snobbato un po’ da mio marito ( ho fatto pure la rima!)… ma a me : che me ne importava?
Io avevo con me le figlie e i paesani tutti … che poi la musica era così alta che se fossi rientrata in casa non mi avrebbe permesso di dormire.
Ne ammazza più la cultura che …
Questa frase l’ho sentita dire dall’assessore alla cultura di Pescara, e qualcosa dovrà pur significare!
Ma    … non è forse cultura anche ballare il “ lissio” nel tepore di una seratella estiva, sorridendosi l’un l’altro e gioiendo della compagnia, della bella stagione e del piacere di vivere?
Cos’è , in fondo,“  la Cultura”?
Mi è capitato di leggere la critica di un esperto che descriveva l’immagine di un ..capitello.
Mi sono incantata, l’animo mio era sorridente come al ballo.
Perché, secondo me, “la Cultura” è leggera, non pesa mai, anche quando parla di cose difficili per chi manca di conoscenze..però, se tocca la vita, il mistero, le emozioni … come fa ad annoiare?
Mi viene un dubbio: ma che “ Cultura” è mai, quella che ammazza di ..noia?









Meglio allora ballare, senza pretese e spensieratamente!



Però:

 Sarò sempre grata al mio maestro delle elementari, che nonostante avesse una pluriclasse, tuttavia riusciva a incantarci tutti, facendoci conoscere i percorsi della storia.
Ringrazio la mia professoressa di artistica che, alle medie, diceva a noi alunni: guardate che colori ...non vi emozionate?
Ringrazio il mio professore di liceo che diceva che sarei diventata una scrittrice, facendomi amare l'arte del raccontare.
Ringrazio i pensatori politici del passato che mi hanno fatto amare l'utopia.
Ringrazio Leopardi: che fai tu luna in ciel..dimmi che fai silenziosa luna...
Ringrazio Dante: e quindi uscimmo a riveder le stelle.
Ringrazio un " cavaliere baffuto", amico virtuale , che su fb racconta a chi ne vuol sapere meraviglie scritte sulla pietra.
Ringrazio Andersen, per le sue belle favole, e ringrazio mio padre che me le ha lette.
Ringrazio chi scrive a più mani con me su " Fantasia in rete"
Ringrazio mia madre ... che si ammalava ogni volta che andava a trovare una sua nipote paralizzata,
che mi ha trasmeso quel  po' di empatia che ora so provare e che è alla base di ogni cammino culturale...





Oggi è stato un giorno triste, " la cultura" mafiosa ha messo una bomba sopra un muretto di una scuola di Brindisi, ben sapendo che chi poi moriva era giovane e innocente.Io non immaginavo minimamente che questo titolo, messo per gioco, diventasse così pesante.La "cultura mafiosa" ha ammazzato barbaramente... io mi rifiuto di chiamarla con questo nome, questa è inciviltà crudele.

foto di Azione Creativa

"Cultura" per me significa un cammino pacifico verso un mondo più vivibile per tutte le creature.

1 commento:

  1. Che dire, amica mia. Condividere mi sembra il minimo. Pensare poi che la cultura venga "sporcata e violentata" dalla ferocia fà male al cuore.

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