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giovedì 26 aprile 2012

LE TESSITRICI ( Capitolo XV )


Capitolo XV
PARTIRE?

immagine di Paesaggi d'Abruzzo




(CHI FA LA GUIDA SEMPRE SOLA STA
E COME META SOL LA STRADA AVRA’)


Lola stava davvero male. Erano due settimane ormai che andava avanti così. Clessidra questa volta lo disse anche ad Anna, la guida. Che l’ascoltò attentamente, perché condivideva la sua preoccupazione.
La sera era bella e azzurra. L’aria tiepida e il cielo pieno di stelle. Lola si era seduta su una panchina di ferro, in giardino, vicino alle ortensie. Quando Anna si avvicinò, le fece posto.
-Che splendore!- Le disse- E’ proprio un bel posto.
-Sì- rispose Anna – Ma tu devi andare via, Lola. Devi curarti.
Lola rimase un attimo in silenzio, poi respirò profondamente tutta l’aria che nei suoi poveri polmoni poteva entrare.
-Se vado, tu sai che non tornerò più. Proprio ora che ho delle amiche. Proprio ora che avrei voluto fermarmi.
- Non ti lasceremo, verrò io stessa con te.
- Eh no! Non usarmi, sai! Tu saresti andata via comunque! Credi non l’abbia capito?
-Oh, Lola, Lola! T’avevo sottovalutata! Sì, io non posso restare a lungo qui. Morirei. Bella guida avete scelto!
-Tu ci hai portate e tu sei la guida. Ma per te sarà difficile restare.

immagina di Azione Creativa

-Vagherò sempre sola?
-Sarai sempre con qualcuno. Per fargli strada. No, non sarai sola. Ma non riesci a fermarti! Ovunque andrai, poi avrai voglia di andar via.
-Sai, Lola, c’è stato un tempo in cui ho avuto un marito, una casa, programmavo dei figli.
-E tuo marito ti ha lasciata! Sciocco, non sa cosa si è perso.
-Sì, mi ha lasciata. Mi aveva giurato che il suo amore per me non sarebbe mai morto. Ma mi ha lasciata.
- Succede, mia cara, succede. E’ la vita.
- Ma mi ha preferito un uomo, Lola! Capisci? Mi ha fatto anche vedere la foto. Davvero un bell’uomo! Quasi accarezzava quella foto! Ed era disperato per me, perché sapeva che ero cresciuta con lui, amando lui, conoscendo la passione con lui. Ma non m’amava più, non amava me.
-Che donna sono mai,  per averlo portato a questo?
-Anna era sull’orlo delle grida e del pianto. Aveva tutti i muscoli del viso contratti. Ancora, come una vita fa, doveva concentrarsi fortemente per non urlare. E non era solo per mal d’amore. Era per la rabbia,l’ incomprensione, l’orgoglio ferito, e l’impotenza. La delusione. Provava avvilimento e disistima. Solitudine inattesa, infinita e retroattiva.
Lola l’abbracciò, le carezzò le spalle e le sussurrò -  Non gliene volere, non gliene volere!
-Se ti ha detto che ti voleva bene, davvero te ne voleva. Non gliene volere!
Rimasero abbracciate un bel po’.
Poi Lola disse -Non puoi venire con me, hai bisogno della tua libertà. Verrà Rosa, sarà felice di farlo. Domani gliene parlerò.
E Anna- La tua volpetta addomesticata!


Lola chiese- E tu, che farai? Dove andrai?
-Tutti i posti hanno i loro racconti e i loro personaggi- disse Anna, quasi a se stessa- Ovunque andrò, scriverò. Parlerò di sentimenti. Il filo che cerco, forse passa attraverso le storie degli altri. Ci ritroveremo, Lola?
-Certo, cara! Stabiliremo un giorno da rispettare come fosse festa nazionale e torneremo tutte qui, tra queste ortensie, a raccontarci i nostri cammini!
-Sì, faremo così- finì Anna, con il pensiero già altrove.
Non c’era più niente da dire. Le donne restarono in silenzio a godersi la sera e guardare il cielo. Lola pensò- Quanta importanza diamo alle nostre vite! Ed ebbe voglia per un attimo di vedere tutto da lassù, da dove si scorgevano le stelle.
                                        




immagine reperita da web




2 commenti:

  1. -Al tempio c'è una poesia intitolata "la mancanza", incisa nella pietra.
    Ci sono 3 parole, ma il poeta le ha cancellate.
    Non si può leggere la mancanza, solo avvertirla-.

    (Frase dal film Memorie di una geisha.)

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  2. grazie Cè,è un'ottima citazione! Che "mancanza" sarebbe altrimenti se ... riempita di parole? Non somiglierebbe più a se stessa. Ciao e ..GRAZIE ANCORA!

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