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martedì 17 aprile 2012

...continua (L’attico rosa)


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Ma  rassereniamoci con un tocco di rosa, il rosso mescolato al bianco è meno violento e riscalda con dolcezza:

L’attico rosa:

Questa sera, così dolce
nel suo tramonto rosa,
mi dice parole d’amore.
E il mio desiderio fa nascere baci,
e calde carezze, e mute intese.
Sterile immaginazione!
Pure basterebbe un incontro:
-Dove sei? Vieni!-
( tramonto rosa-da quadri – mdm)

BIANCO, NERO, BLU, ROSSO,GIALLO:
Ci sono quasi tutti, anche se in diverse parvenze . Tutti, meno che il giallo:



Il tetto giallo

Dentro ogni stagione entra e illumina le cose in modo differente:

Quattro tele per dipingere le stagioni.

La prima per l’Inverno:
il suo biancore,
il nero dei tronchi degli alberi,
la morbidezza della neve
luccicante sulle loro chiome
e poi sui tetti e sulla terra.
La purezza dello sguardo di un fanciullo.
La pace di un vecchio stanco
Che riposa su una panchina.
La speranza covata
Sotto il gelo della morte.

La seconda per la Primavera:
la vita che ritorna,
il verde delle gemme,
quello più scuro dell’erba.
Foglie e fiori dovunque.
Trionfo dei colori.
E i gialli, i turchesi, i rossi e i bianchi,
si mischiano insieme nei prati.
Qualche nuvola bianca.
Lontano le trasparenze
di un ruscello che canta.
Nel cielo,gli uccelli
ritornano a frotte.

La terza per l’Estate:
L’oro dell’afa,
l’argento del mare,
il bianco delle onde
contro le scure scogliere.
Caldo marrone nei corpi abbronzati,
file allegre di ombrelloni
Linee morbide e stanche.
Il giallo luminoso del sole
Che, rischiarando,
tutto veste e riscalda.

La quarta per l’Autunno:
Il calore che diventa colore.
E i castani bruciati vicino ai verdi
e ai rossi , e ai gialli.
La malinconia delle foglie secche
che cadono e si stringono
accartocciate per terra,
dei bei tramonti lilla,
delle prime gocce di pioggia
e della vita che, di nuovo,
lentamente, se ne va.
( le stagioni –da quadri-mdm)

E se manca il giallo, non puoi che andarlo a cercare:

Nel silenzio della notte

Dal buio della memoria
affiorano antichi ricordi
che parevano dimenticati.
Fanno male, di nuovo, le ferite.
Sento freddo e vorrei riscaldarmi,
ma invano cerco un solo che non c’è.
Pure, nel silenzio della notte,
le mie pene sembrano irreali:
fantasmi, forse, o nere fantasie.
Basterebbe avere un po’ di luce
e il calore di un sole che non c’è,
ma che, volendo, mi potrei inventare!
( da quadri-mdm)


Ora che ho i cinque colori base, io li mescolo!

 
MACCHIE

Macchie di colore sul bianco della tela:
messaggi visivi alla mente e al cuore.
Nel colore il caldo e il freddo.
Nel colore i rumori,
le musicalità nascoste nell’aria,
perchè tutto ha una voce e tutto si ascolta
e, nell’ascolto, muore.
Nel colore la realtà, quella vera,
quella che vive racchiusa dentro noi
e si proietta poi fuori
 quasi come un’eco.
Nella mia tela di oggi metterei solo questo:
colori e segni misteriosi ….
Il Caos, l’inizio delle possibilità.
Perché io mi sento ancora
Come al principio delle cose.
( macchie-da quadri-mdm)

Aggiungo segni:

CERCHI

Cerchi che, al tramonto, si chiudono
e si riaprono, di nuovo, domani.
Tutto ricomincia e tutto torna.
Archi,strappati all’eternità, sono le nostre vite
e così, nascendo, ogni volta vinciamo la morte.

Noi, gocce di mare con dentro l’universo,
camminiamo con passi brevi,
ma il percorso delle nostre strade
va costruendo un grande disegno
che, pian piano, ogni giorno, inventiamo.
( cerchi-da quadri-mdm)


Cerco paesaggi:

Senza molto viaggiare,
sono andata indietro nel tempo,
alla ricerca di antiche radici
e poi, volendo afferrare il futuro,
stringo ,ora, solo aria tra le mani.

Senza molto viaggiare,
ho camminato su una lunga scia di luce
riflessa su vasti mari disperati
che cercavano di salire fino al cielo.
Ma l’orizzonte era sempre lontano.
( da quadri- senza molto viaggiare-mdm)

Immagino quadri:


E m’incanto a guardarlo
questo quadro pieno di ombre e di luci,
di azzurro intenso e di nero e di giallo.
E mi parlano chiome verdi di alberi,
profili misteriosi e sagome scure,
bolle bianche che vanno a velare
un paesaggio tra sogno e realtà.
Ma la bellezza non è dentro la tela
e non finisce ai bordi della cornice,
come belle non sono le parole
di una dolce poesia d’amore
o le note tristi e nostalgiche
di una antica canzone zigana.
Bello non è il volto caro
dell’amante al suo amore segreto.
La bellezza è tutta qui,
nella vita che ci scorre dentro le vene.
E siamo tutti pittori e poeti,
musicisti e amanti,
se, in tanti,c'incantiamo a guardare
questo quadro pieno d'ombre e di luci.
( davanti a un quadro immaginario- da quadri-mdm)


Immagino viaggi:

Senza molto viaggiare,
ho solcato notturni cieli scuri
e cavalcato mille bianche nuvole,
ho attraversato deserti infiniti
e immense, verdissime vallate.

Senza molto viaggiare,
sono andata indietro nel tempo,
alla ricerca di antiche radici
e poi, volendo afferrare il futuro,
stringo ,ora, solo aria tra le mani.

Senza molto viaggiare,
ho camminato su una lunga scia di luce
riflessa su vasti mari disperati
che cercavano di salire fino al cielo.
Ma l’orizzonte era sempre lontano.
(da quadri- senza molto viaggiare-mdm)


Dipingo maschere:

Maschere di Carnevale,
con gli occhi strappati,
piangono lacrime di coriandoli
e colorate stelle filanti.
Anime in libertà.
Con la bocca vuota vanno urlando
grida di dolore e grasse risate.
Oggi è grande giornata!
Domani, dentro maschere vere,
con sguardi impassibili e volti composti,
riempiremo, di nuovo, le strade.
( da quadri- maschere-mdm)

Dipingo volti:

Volti di bimbi senza sole,
pallidi come perle,
con gli occhi grandi, pieni di stupore.
Volti di donne innamorate,
di giovani disperati,
di uomini cambiati.
Volti amati, accarezzati,
sognati.
Volti per specchiarci dentro,
E poi sentirsi riscaldati.
Volti pieni di rughe
di vecchi stanchi per un lungo cammino.
Volti che appartengono al passato,
volti che verranno.
Volti che chiedono o che danno.
Volti che riempiono le strade.
( da quadri-volti-mdm)


Costruisco mosaici:

Ogni passo/ ogni respiro/ ogni gesto / fanno un giro/ quando mi volto/ e guardo la strada/ quel che mi han tolto/ lascio che vada/ son solo semi/ non posso guardarli/ con dentro a rodermi tutti i miei tarli/..io guardo avanti e vedo i fiori, quel che dai miei semi vengono fuori...macchie di rosso,di bianco e blu...un mosaico con dentro quel che vuoi tu
(da filastrocche- il mosaico)



Osservo magie di donna:

Occhi di bimba si aprirono,
si chiusero occhi di donna.

Lunghi veli sopra il suo corpo,
camminò quasi danzando,
sempre cercando dov’era il mare.
-Ehi, voi! – (Dolce era la sua voce!)
- Ehi, voi! Aiutatemi a cercare!-

Un giorno incontrò un cavaliere
Sopra un veloce cavallo nero.
Vieni! – le disse- Salta su !
Ma la sua voce faceva paura.

E lui la portò, dove lei voleva,
posandola, infine, sulla riva.
-Eccolo, il mare!- Le disse indicandolo
-E adesso pagami! Regalami i tuoi veli! –

Lei sorrise appena spogliandosi,
poi, andando incontro alle desiderate onde,
si vestì tutta d’acqua e bianca spuma.
L’uomo rimase, incantato, a guardare.
( da quadri- occhi di bimba-mdm)


Osservo uomini in cerca di magie:

E l’uomo camminò, e camminò, e camminò:
per sette giorni e per sette notti,
per sette valli e per sette monti.
La strada era lunga, e lunga, e lunga.
La fatica era tanta, e tanta, e tanta.
Ma l’uomo era giovane
E si teneva compagnia fischiando.

-Strega delle sette terre!
Strega dei sette mari!
Strega delle sette vite!
Strega delle sette morti! –

A lungo chiamò,
forte chiamò,
perché pensava di essere arrivato.
Ma non c’era voce che rispondesse.

-Non è questo il posto – si disse.

Allora riprese a camminare
E si teneva compagnia fischiando.

La strega lo vide andare via,
sparendo, a poco a poco, in lontananza.
( da quadri- e l’uomo camminò- mdm)


Disegno confini per poi desiderare di superarli:

-Qual è la strada?-
Chiese il giovane al vento.
Voleva raggiungere il confine.
-Non la voglio corta,
né comoda, né dritta, –
Poi continuò a spiegare:
-ne voglio una qualunque,
purchè mi porti lì.-
Il vento era senza voce
e ci fu solo un grande silenzio.
-Qual è la strada?- Urlò.
Si perse nella vallata,
dilatata, la sua domanda.
Lontano arrivò, oltre la frontiera.
( da quadri- il confine-mdm)


Sempre in “ bella” compagnia:

Nascosta, se ne stava Bellezza,
Pensandosi dimenticata,
da me, che per lei vivevo
-Bisogna proprio dirle, le cose, - pensai
-esplicitarle sempre.
Vieni!- invece, le dissi,
e lei volò ad abbracciarmi.
All’appello, ora c’erano tutti,
ma gli altri mi sembrarono assenti.
Noi due c’incamminammo insieme,
e ancora procediamo controvento.
Verso dove? Io non lo so dire.
Però, questa è la mia direzione,
la mia antica-unica strada.

Se davvero c’è concessa la strada,
sulla crosta del sogno, incedendo!
( da quadri- l’appello-mdm)


I quadri per me sono:

Successione infinita di quadri,
ferma è la materia che,
in apparenza, cammina.
Tra una sequenza e l’altra,
misterioso, nasce il movimento.
La fine è il rallentamento totale.
Il quadro coglie l’eterno
della magnifica calma.
C’ingannano i sensi,
le inutili accelerazioni.
Così fuggiamo dal nulla,
riempiendo di palpiti caldi,
questa pur bellissima vita.
Ma la mia mente va cercando
quadri , appesi alle pareti del tempo,
lungo labirinti, sempre vuoti,
che ingoiano figure e colori.
Dov’è la nostra opera?
Dove la nostra presenza?
-Muovi velocemente lo sguardo,
prima che la memoria svanisca!
Guarda! Il passato vive ancora,
mentre il presente va, e muore. 
( da quadri- quadri2- mdm)


mio disegno della mia seconda figlia  ( ..quando era piccola)

mia illustrazione della favola" maga Naturella e le cose non fatte" scritta a più mani per " Fantasia in rete"


mia illustrazione della favola " Cercandi Felicità" scritta a più mani per " Fantasia in rete"


mia illustrazione della favola" nonna Luise e le cose non fatte" scritto a più mani  per " Fantasia in rete"

sopra: disegno della mia prima figlia( quando era piccola)
sotto: il mio primo quadro a tempera 
(avevo15 anni)

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